Casson in campo, cambia tutto

Domenica 21 Dicembre 2014
Un programma ricco, e a maglie volutamente molto larghe, per la Venezia dei prossimi 5 anni. Ottanta pagine nate da mesi di incontri tra i gruppi di lavoro del Pd veneziano e mille rappresentanti della società civile e delle categorie economiche della città. Per riassumerlo, in occasione della presentazione al Forte Marghera, la segreteria comunale l'ha diviso in 13 punti. Da trasparenza e legalità fino a turismo e cultura, passando per la nuova Legge Speciale, le municipalità, il commercio e il rilancio del centro, la sicurezza, un nuovo sviluppo per Marghera, il welfare, la viabilità, la mobilità e le politiche per invertire la rotta in tema di residenza. «Un percorso ancora aperto su cui si continuerà a lavorare nei prossimi mesi» spiega il segretario comunale Emanuele Rosteghin di fronte all'intero Pd veneziano. Tra i temi illustrati dai responsabili dei gruppi, si delineano gli obiettivi per «una vivace città europea». E ora, per raccogliere contributi e costruire la coalizione, i tredici punti sono stati spediti a tutti i possibili alleati. Con questi presupposti, il programma è stato quindi votato all'unanimità dalla direzione del Pd, compresi i possibili candidati alle primarie che, da correnti diverse, assicurano di sentirsi perfettamente rappresentati. «Si indicano tutti gli aspetti che rappresentano il disegno generale del Pd per Venezia - commenta Felice Casson, che ha da poco sciolto le riserve candidandosi alle primarie - I temi vengono trattati volutamente in modo non troppo specifico perché è un programma da cui si vuole iniziare a lavorare e con cui si aprirà il dibattito tra i candidati delle primarie e tra le forze di coalizione». E se il programma unisce, in vista delle primarie potrebbe invece delinearsi un «fronte alternativo» al senatore. «La candidatura di Casson fa chiarezza - commenta Andrea Ferrazzi - ora dobbiamo individuare un'altra figura in grado di rappresentare una base di consenso ampia, non solo nel Pd ma anche fuori dal partito, tra i cittadini». Anche i temi «discriminanti», su cui si giocheranno le primarie e attesi dai possibili alleati per definire i confini della coalizione, sono volutamente ancora aperti a valutazioni. Con le linee guida si punta allo sviluppo di porto e aeroporto, si sottolinea che l'alta velocità dovrà arrivare all'aeroporto passando però necessariamente per il centro di Mestre e che la crocieristica dovrà rimanere a Venezia, ma non si prende posizione sul Contorta, precisando che ogni ipotesi sarà valutata allo stesso modo. «Partendo da questa base, ogni candidato potrà mettere l'accento su alcuni temi e soluzioni - aggiunge Jacopo Molina - Il Pd in questo modo ha stabilito le sue linee guida e quello che decideranno gli altri partiti della coalizione ci interessa fino a un certo punto. L'importante, ad esempio, è aver stabilito che vogliamo tenere stretta la crocieristica: poi valuteremo tutti i progetti, magari con una visione più a lungo termine di quella che offre il Contorta».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci