E Orsoni diserta il concerto nella Basilica di San Marco

Giovedì 18 Dicembre 2014
Niente da fare. Il Primo procuratore di San Marco, al secolo Giorgio Orsoni, già sindaco di Venezia, non si è visto. Noblesse oblige. La sua sedia in prima fila, davanti all'iconostasi, è rimasta irrimediabilmente vuota. E solo alle prime note del Concerto di Natale nella Basilica di San Marco organizzato dal Teatro La Fenice, il suo posto è stato preso da mons. Antonio Meneguolo, delegato patriarcale per la Fabbrica marciana. Ed è toccato a lui fare gli onori di casa al posto dell'ex sindaco Orsoni, davanti alle massime autorità dello Stato, alla presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto, ai rappresentanti degli enti locali, (assente il commissario Vittorio Zappalorto rappresentato dal direttore Marco Agostini), alle autorità civili e militari.
E pensare che, proprio l'invito alla cerimonia, era firmato proprio dall'ex primo cittadino e più di qualcuno può aver pensato che, proprio per l'alta carica ricoperta per la Basilica, Orsoni lo si potesse vedere in prima fila. Ma così non è stato.
Ed è stato comunque in un clima di festa e di scambio di auguri che la Basilica ha accolto il tradizionale appuntamento natalizio: un concerto di musica antica e religiosa, così come chiesto espressamente dal Patriarca, mons. Francesco Moraglia, presente anch'egli in prima fila, che ha allietato una Basilica piena in ogni posto. Ad eseguire musiche di Gabrieli, Grandi, Grillo e Cavalli, oltre ad alcuni Canti Patriarchini della tradizione liturgica veneziana, il gruppo dei "Solisti della Cappella Marciana" diretti da Marco Gemmani. A loro si sono uniti i cantori del Coro Marciano.
«Sarà un concerto nobile - avevaa detto poco prima dello spettacolo il sovrintendente della Fenice, Cristiano Chiarot - Il repertorio di musiche della Basilica marciana è unico e rappresenta un grande patrimonio musicale. Il Patriarca ci aveva chiesto espressamente musica sacra e credo che il programma di questa sera accolga in pieno la richiesta di monsignor Moraglia. Il nostro obiettivo è stato quello di valorizzare al massimo queste musiche mettendo a disposizione le nostre professionalità». Un concerto che in qualche modo, come è tradizione, ha dato il via al periodo delle Festività natalizie sintetizzando, una volta di più, il legame tra la città, la Basilica di San Marco e la propria gente.
P.N.D.

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