In 9 a processo per una baruffa Ci sono anche 5 poliziotti

Sabato 30 Agosto 2014
Tutti a processo per la lite del 2 aprile 2009 in fondamenta dei Cereri e per vicende accadute successivamente. Il sostituto procuratore Massimo Michelozzi ha chiesto il rinvio a giudizio di nove persone, tra cui figurano anche cinque agenti di polizia, accusati di aver provocato lesioni a due giovani che erano stati fermati e poi trasferiti in Questura per l'identificazione. L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 18 novembre. I fratelli Tommaso e Nicolò De Michiel, rispettivamente 28 e 30 anni, protagonisti della lite, sono imputati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate per aver reagito con violenza all'intervento delle Volanti, provocando ai poliziotti contusioni e ferite. Entrambi sono accusati anche di ingiurie per una serie di offese rivolte agli agenti. La Procura contesta quindi il reato di ingiuria e minaccia alla madre dei due ragazzi, Simonetta Cordella, 49 anni, in relazione ad una serie di frasi rivolte agli agenti. Mentre Tommaso De Michiel e il padre Walter (a sua volta poliziotto) sono accusati di diffamazione per una serie di pesanti dichiarazioni rese nei giorni successivi contro i poliziotti.
La Procura ha chiesto il processo anche nei confronti di cinque agenti, Roberto Bressan, Raffaele Boccia, Guerino Paolilli e Marco Cristiano: i fratelli De Michiel, infatti, hanno denunciato di essere stati picchiati. Secondo il pm Michelozzi i due fratelli sarebbero stati presi a calci e pugni Tommaso durante il trasporto in Questura in motoscafo. A Bressan, in qualità di capopattuglia, viene contestato di non aver fermato i colleghi. Un quinto agente, Andrea Patisso, è accusato di aver colpito con due calci sugli stinchi Nicolò De Michiel. Accuse che i poliziotti respingono con decisione. Ora spetterà al gip il compito di effettuare un primo vaglio delle imputazioni e decidere se vi siano gli estremi per mandare tutti a processo.
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