Nebbia e tagli, nuovo caos sui battelli

Giovedì 24 Aprile 2014
La città si è svegliata con la nebbia. E sui servizi Actv, già sotto accusa per i tagli al Giracittà, sono calate nuove critiche. I motoscafi sono stati dirottati in Canal Grande, il diretto Lido-Piazzale Roma annullato, come prevede il piano nebbia, ma per la rabbia di tanti passeggeri che si sono ritrovati stipati sui mezzi stracarichi o addirittura lasciati a terra. Problemi anche per i collegamenti con i ferry boat per il Lido. In caso di nebbia i capitani non si fidano a portare il "Lido di Venezia", che non garantisce le condizioni di sicurezza di visibilità nella trafficata laguna. E così, poco prima delle sette, quella che dovrebbe essere l'ammiraglia della flotta Actv è stata fatta fermare a San Nicolò. E come se non bastasse un motore è andato in avaria per la seconda volta in poche ore. A quel punto il "Lido" è stato spedito in cantiere, a raggiungere il "Metamauco" e il "San Nicolò", rimasti ko per tutte le festività pasquali e sostituiti dai piccoli "San Marco" e "Marco Polo". Il "Lido" è tornato in linea solo verso sera: la gente in coda al Tronchetto ha visto arrivare alle 18 un ferry che sbarcate le auto è ripartito vuoto e ha dovuto aspettare il "Lido" che è arrivato al Tronchetto solo verso le 18.45, accumulando almeno 25 minuti di ritardo sulla partenza. Ieri, intanto, non è mancato anche il brivido di una collisione sfiorata, proprio tra un il "San Marco" e un motopontone. Il mezzo dell'Actv aveva da poco lasciato il Lido, quando ha incrociato l'ingombrante pontone che proveniva dalla direzione opposta. Erano le sette e la nebbia ancora fitta. I due mezzi si sono trovati a un soffio e solo la pronta marcia indietro innestata dal capitano del ferry ha evitato la collisione.
Fin qui i disagi legati alla nebbia. Ma le proteste continuano su più fronti. Ieri a scattare foto della folla rimasta a terra da un bis dell'1, a Piazzale Roma, c'era anche il sindacalista di Usb, Giampiero Antonini: «Erano le 8.40 e hanno messo un motoscafo, che ha una capienza limitata. Sono rimasti a terra in tantissimi. E lo stesso è accaduto alle Ferrovie. Questi servizi sono una presa in giro». Altro tema caldo, quello della circolare che passa ogni mezz'ora, spesso strapiena. «Io sono in carrozzina - racconta Rosalia Naccari - dopo un giorno passato in ospedale per dei controlli, dovevo tornare a casa a San Pietro di Castello. Il motoscafo era pieno e c'era un'altra persona in carrozzina che aspettava, l'ho fatta passare, mi faceva pena. Ma ho dovuto attendere mezz'ora per un altro motoscafo. É troppo! Per noi che dobbiamo prendere i mezzi Actv per forza sta diventando un calvario».
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