Tagli ai comunali, ora è scontro

Giovedì 31 Luglio 2014
Quattro milioni e 20mila euro di tagli, di cui 3 milioni e 700mila "pescati" tra i dipendenti, il resto (meno di 400mila) tra i dirigenti. Eccola la proposta del commissario straordinario Vittorio Zappalorto per ridurre le spese del personale comunale in questi ultimi cinque mesi dell'anno e riuscire anche così a chiudere il bilancio. Proposta «irricevibile» per i sindacati che hanno immediatamente convocato una nuova assemblea dei lavoratori per domani e pure proclamato un giorno di sciopero per il 22 agosto, primo giorno utile, tra preavvisi e sospensioni estive.
É finito così, malamente, l'incontro tra commissario e sindacati a Ca' Farsetti. Due ore tese, nessun punto di contatto. Esito forse prevedibile, dopo le indiscrezioni di questi giorni sui tagli, tutti confermati con ulteriori peggioramenti. A fianco di Zappalorto, solo il direttore generale Marco Agostini. «É una manovra scritta in matita, se ci sono delle altre proposte c'è la possibilità di rivederla - ha spiegato il commissario, nel successivo incontro con i giornalisti - Ma siamo costretti a correre, i tempi sono imposti dal bilancio». Le prime delibere saranno firmate già domani per diventare operative ad agosto. «Non potevamo fare altrimenti - ha continuato Zappalorto - il nostro intervento può avvenire solo sulle spese correnti, quindi su personale o spese sociali». Dal sociale dovrebbero arrivare 3 milioni (ma sul come «ci stiamo ancora ragionando»), da sommare ai 4 e rotti del personale. E anche così «ne mancano ancora 4 e mezzo, anche su questo stiamo ragionando».
I sindacati hanno contestato questo precipitare dei conti, in particolare il fatto che un mese fa lo stesso Agostini aveva sottoscritto l'integrativo che ieri è stato disdettato. «Prima c'era la Giunta che pensava di coprire una quota con il Casinò - ha ribattuto il direttore generale -. Ora la situazione è diversa». Tanti i sacrifici in arrivo. Per tutti, anche se in modo vario. Sul fronte dei dirigenti il blocco del turn-over vale 60mila euro, la disdetta di 5 contratti altri 150mila, taglio di parte variabile e incentivi 174mila. Per le categorie c'è un taglio generale del 20% della produttività (quasi 300mila euro). 30 posizioni organizzative saranno eliminate (110mila) e a tutte sarà tolto il 70% della retribuzione di risultato (488mila). Azzerata la produttività per i vigili urbani (326mila), sforbiciate le indennità agli ispettori del Casinò (160mila). Ci sono poi le educatrici dei nidi che non saranno più assunte, portando il rapporto con i bimbida 1/5 a 1/ 7. Polemica su questa voce di risparmio che per il Comune vale 800mila euro, ma secondo i sindacati assai meno. Il commissario ha assicurato un approfondimento. «Abbiamo cercato di fare una manovra più equa possibile, cercando di colpire di più chi aveva di più» ha detto.
Ma i sindacati non la vedono così, soprattutto per il trattatamento riservato ai dirigenti. «Gente che prende 7mila euro al mese ne perderà 200. Mentre un vigile da 1.700 euro passerà a 1.500. Chi ha uno stipendio base di 1.100 euro ne perderà più di 50» hanno fatto un po' di esempi i rappresentanti dei lavoratori. «I dirigenti avevano già dato - ha ribattuto Agostini - Personalmente aveva rinuciato agli incentivi e ora non vengo pagato per le funzioni di capo di gabinetto e portavoce». Zappalorto ha anche invitato a fare qualche raffronto con i vicini. «Rispetto a Padova o Treviso, i comunali di Venezia sono pagati di più. Ora sarà un sacrificio, ma non ci sono alternative».
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