Un euro e mezzo per la pipì Se i wc non valgono il biglietto

Mercoledì 20 Agosto 2014
Li chiamano servizi, ma qualche volta sono più i disservizi quelli che i turisti “acquistano” per 1,50 euro assieme al diritto di far pipì. Sporcizia e fanghiglia sul pavimento, assenza di sapone, peli e capelli sul lavabo e pezzi di carta igienica un po' ovunque, nei casi più sfortunati anche i sanitari rotti, la luce che fatica ad accendersi, la puzza di urina o peggio. Ecco cosa può capitare di trovare negli 11 bagni pubblici del centro storico veneziano.
I peggiori nel cuore della città. Dal “tour” di ieri è emerso che le strutture a due passi dal salotto buono di Venezia sono quelle che più lasciano a desiderare. Ai Giardini Reali i servizi hanno chiuso i battenti da oltre un anno, così gli uffici d'informazione turistica dirottano gli stranieri nella struttura in Calle dell'Ascensione. Basta però avvicinarsi all'entrata dello stabile per essere investiti da un forte odore di urina che si propaga in tutta la calle. I servizi si trovano ai piani superiori dell'edificio ma l'ascensore è impraticabile, occorre salire a piedi mentre per i disabili c'è un bagno esterno al piano terra. Vuoi per la mole di presenze, vuoi per la loro gestione, le toilette di San Marco appaiono davvero sporche. Il pavimento è bagnato un po' dappertutto, con fanghiglia e cartoni sul pavimento per trattenere l'acqua vicino ai lavabi, anch'essi sudici (anche con peli e capelli). La carta per asciugarsi le mani, ieri pomeriggio, era esaurita sia al primo che al secondo piano, certo ci sono gli asciugamani elettrici ma molti turisti non li trovano igienici, così da restare con le mani bagnate e gocciolare per terra, aumentando la poltiglia sulle piastrelle. Altra struttura in condizioni precarie è quella della Bragora a Castello, che verso le 17 presentava i cestini dell'immondizia stracolmi, fogli di carta igienica, anche usati, nei pavimenti dei bagni, un secchio ripieno di acqua sporca e puzzolente con cui è stati lavati i sanitari, vicino ai lavabi. Sopra a quest'ultimi, una ciotolina per raccogliere il sapone per le mani che fuoriesce dai contenitori rotti. Anche i bagni dell'Accademia non se la passano bene: le misure ridottissime fanno sì che le donne non possano uscire tutte assieme dalle cabine, perché alcune porte vicine si toccano aprendosi. In alcuni bagni occorre “premere forte” l'interruttore per accendere la luce e vi è un lavabo unico per uomini e donne, così bisogna attendere il proprio turno per lavarsi le mani. I più puliti. Dal Tour di ieri i servizi igienici nelle condizioni migliori sono quelli di Piazzale Roma, con sanitari puliti e perfettamente funzionanti, seguiti da quelli di Rialto Novo che presentavano solo qualche pezzo di carta igienica volante e un po' di sapone a terra. Non profumati, ma nemmeno sporchi, anche i bagni di San Bartolomeo in zona Rialto. I più economici. Le due toilette più "cheap" sono alle porte della città, stazione di Santa Lucia e al Tronchetto. Costano “solo” 1 euro, sufficientemente pulite, al Tronchetto ieri pomeriggio era terminato il sapone e si poteva contare qualche guasto dovuto all'usura: alcuni porta-cartaigienica precari e uno sciacquone in pessime condizioni, se pur funzionante. In Stazione, più che con la sporcizia, c'è da fare i conti con le code. I turisti che ieri affollavano i bagni pubblici della laguna intendevano sfruttarli il più possibile: c'era chi si lavava i denti e rinfrescava la faccia, chi si riempiva le bottigliette d'acqua ai lavabi, chi beveva l'acqua avvicinando la bocca direttamente ai rubinetti e chi, con i carica-batterie in mano, dava energia ai cellulari attaccandosi alle spine disponibili.

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