Un terzo dei Vigili per l'assalto alla Nave

Mercoledì 23 Aprile 2014
Una mamma che "lancia" la carrozzina al di là del guardrail che poi scavalca, il marito che le passa il neonato, e a sua volta oltrepassa la barriera. Quindi l'intera famigliola che, a suo rischio e pericolo, tenta di attraversare la Romea, con un vigile che si precipita a fermare il traffico e a bloccare i genitori costringendoli a uscire dalla carreggiata e a utilizzare il sottopasso costruito appositamente e distante appena un centinaio di metri.
Destinazione "Nave de vero": una scena che sintetizza l'apice della giornata di "follia collettiva" toccato l'altro ieri alle porte di Mestre, quando l'arrembaggio al neonato centro commerciale ha paralizzato una dei nodi viari strategici da e per la città. Chilometri e chilometri di veicoli incolonnati in entrambe le direzioni, e ripercussioni addirittura sulla Brentana, dove la marcia a passo d'uomo iniziava fin dal centro di Oriago. A regolare alla meglio l'assalto ed evitare il collasso totale del traffico, due pattuglie, una ante e l'altra post mezzogiorno, ciascuna composta da quattro agenti - a dir poco temerari - della polizia municipale: un terzo di quelli chiamati in servizio a Pasquetta al mattino (in totale 16) e quasi metà di quelli al lavoro al pomeriggio (in totale 10) per presidiare tutta Mestre. E se fosse successo un incidente o qualche altra emergenza che richiedeva l'intervento delle pattuglie "staccate" a Marghera? La rotonda del Blo, che dovrebbe filtrare l'ingresso all'area con 120 negozi, si sarebbe trasformata in un colossale girone infernale con i visitatori-clienti intrappolati per ore e ore all'interno delle proprie auto. E se si considera che sia la Romea che la Brentana sono strade statali, infatti la prima è la famigerata Ss309 e la seconda è la Ss11, viene da chiedersi perché a regolare il traffico c'erano gli agenti municipali e non quelli per competenza della Polizia di Stato.
Al riguardo no comment da parte dei vertici dei vigili urbani. Forse la decisione di intervenire "fuori territorio" è stata fatta per senso di responsabilità, per garantire un minimo di sicurezza e impedire una deriva pericolosa non solo per "la nave".
Sotto accusa i parcheggi insufficienti così come la segnaletica di accesso, di uscita, e di eventuali percorsi pedonali sotterranei: 2.400 posti a fronte di un flusso di circa 50mila veicoli sono a dir poco sottostimati, tanto che sono stati saturati quelli della Metro e del Leroy Merlin che per fortuna erano chiusi, e della multisala dell'Uci. E soprattutto a far discutere c'è una bretella di collegamento di appena 80 metri, l'equivalente di venti macchine in fila, pare studiata a tavolino da tecnici dell'Anas e del Comune. L'unica attenuante è che si è trattato di una giornata eccezionale: Lunedì dell'Angelo a ridosso dell'inaugurazione e caratterizzato dal maltempo.
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