Zanetti: «Molina coraggioso Per il resto nulla di nuovo»

Domenica 25 Gennaio 2015
(vmc-m.fus.) «Le primarie per il candidato sindaco del centrosinistra? Massimo rispetto per le persone, ma ritengo seguano ancora schemi vecchi. Dopo 20 anni di inerzia, serve una svolta che non può essere rappresentata né da un candidato che sia espressione della sinistra conservatrice, né da un candidato che sia la replica esatta dello schema di cinque anni fa. Grande simpatia invece per Jacopo Molina per la sua battaglia coraggiosa».
Uno giudizio generale non molto lusinghiero, quello sulla politica veneziana espresso da Enrico Zanetti, sottosegretario all'Economia ed esponente di Scelta civica. Su Molina però la convergenza c'è: «C'è grande stima - aggiunge Zanetti - Dopo il caso Mose io, lui e Marta Locatelli eravamo partiti insieme ma poi Molina ha preferito condurre una battaglia nel suo partito. Il Pd, però, non ha voglia di rinnovare. Se dopo le primarie deciderà di tornare, noi saremo aperti a fare un percorso condiviso».
L'ipotesi Zaccariotto (affossata peraltro dalla Lega) nello schieramento opposto? «Non ho preclusioni, è in gamba e ha sempre amministrato bene. Anche Brugnaro potrebbe essere un nome su cui ragionare».
«In ogni caso - continua Zanetti - parlare di centrodestra a livello locale diventa giorno dopo giorno più arduo. Anzi, oserei dire che non si capisce bene di cosa si sta parlando. Il discorso, tuttavia, si farebbe diverso se il centrodestra e soprattutto il suo elettorato manifestassero un serio interesse per Civica 2015, il progetto politico che stiamo contribuendo a portare avanti. Con l'impegno però di anteporre le persone ai partiti, che dovrebbero fare un passo indietro. Quanto alla proliferazione di liste civiche, quelle di appoggio non sono certo una novità e rappresentano una sorta di foglia di fico. E sulle altre, quelle nate al di fuori dei partiti tradizionali, il loro peso politico è tutto da quantificare».
E ancora: «Io sindaco? Quando si fa parte di un processo politico si è chiamati a dare la disponibilità. Io quindi mi renderei disponibile ma non penso che sarà questo l'esito del dibattito sugli schieramenti». L'ipotesi di riproporre in laguna la formula "partito della nazione"? «Difficile - spiega Zanetti - Roma non è Venezia, e il sostegno all'esecutivo Renzi ha motivazioni diverse rispetto a quanto successo qui. A Ca' Farsetti occorrono una ventata di aria nuova e soprattutto bilanci che tengano conto della situazione».
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