Arrivò il re, ma Maria ricorda solo un gran viavai di auto

Giovedì 28 Agosto 2014
ASIAGO - (RR) A Sasso abbiamo incontrato Maria Rossi, 84 anni, che conserva un tenue ricordo dell'evento dell'inaugurazione del monumento a Roberto Sarfatti, nel '38. Lei, nata il 15 aprile del '30 da Beniamino e Olinda, aveva allora otto anni. L'inaugurazione avvenne alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, attorniato dai suoi aiutanti militari con una compagnia di alpini come guardia d'onore. L'avvenimento non fu reso noto, anzi fu celebrato nel più stretto riserbo, dato che erano già in vigore le leggi razziali e l'eroe non poteva essere nemmeno nominato in quanto di origine ebraica; per questo, alla stampa era stato dato l'ordine di non far cenno in alcun modo della cerimonia.
Maria Rossi ci ha spiegato che ricorda solo, di quella giornata, un gran via vai di automobili che per l'epoca era un avvenimento straordinario, poi ricordato per molti anni dagli abitanti.
Maria, racconta il figlio Valter, fin da giovane gestiva con i genitori l'antica Locanda Da Beniamino e Linda A Sasso. Si sposò con Costante Rossi fu Antonio, dal quale ebbe sei figli, e con il quale aprì negli anni '50 un negozio di alimentari inizialmente in un locale del retro della locanda e poi in via Chiesa di Sasso, dove ha lavorato fino al 2001. Durante l'occupazione nazista soffrì per la prigionia del padre, preso dai tedeschi e condannato a morte a Verona ma poi miracolosamente rilasciato. «Maria ha sempre avuto molta fede nella Madonna - dice Valter -, e non mancava mai di insegnarci i veri valori della vita».
Nelle foto, Maria oggi e con la famiglia nel dopoguerra, seconda da destra.