I bambini avvertono: «Abbiamo bisogno di una mamma e un papà»

Venerdì 21 Novembre 2014
«I bambini hanno diritto di riposarsi!». Questo quanto ha rimarcato, l'altro giorno, con un disegno Felipe, 5 anni, della scuola dell'infanzia "Monumento ai caduti" di Bassano. Ed altri tre bambini, Alice, Federica e Valerie, hanno aggiunto: "Abbiamo il diritto di giocare, almeno alcune volte all'aria aperta e con gli amici". Come mai queste rivendicazioni dei nostri bambini nei confronti degli adulti? Niente di "sindacale", solo la presa di coscienza da parte dei nostri piccoli di alcuni loro diritti in occasione del 25. anniversario, che si è festeggiato ieri, 20 novembre, della Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia ed adolescenza. Era il 1989 quando l'assemblea dell'Onu approvò il documento, che divenne un trattato internazionale approvato poi dai singoli Stati. In Italia divenne legge l'11 giugno 1991.
In questa settimana anche a Bassano sono state organizzate iniziative per ricordare il trattato sui diritti dell'infanzia. Tra tante iniziative da segnalare quella davvero singolare delle insegnanti Barbara Frigo ed Alessandra Trevisan della citata "Monumento ai caduti" che hanno approfondito con i bambini con discussioni e disegni i loro diritti. Ed i piccini non si sono fatti pregare. Dopo il diritto al riposo e al gioco, ricordati sopra, è spuntato tato un altro diritto importante, che forse farà discutere gli adulti. «I bambini hanno diritto ad avere la mamma ed il papà» - hanno fatto sapere Alessia, Shakira ed Ebru, senza curarsi del vivace dibattito in corso fra i grandi sulla possibilità di allevare figli anche senza un padre ed una madre.
Ma è corretto allevare i piccoli puntano soprattutto sui diritti? E i doveri? «I bambini nascono per essere felici» - ha commentato la maestra Barbara, mutuando il titolo di un'opera della scrittrice Vanna Cercenà - ed i diritti non sono altro che la risposta ai loro bisogni. In questo periodo essi hanno capito che a loro spetta giocare, a noi grandi lavorare».
I bambini sono tolleranti. «Ognuno ha diritto di avere una propria religione, e di un luogo in cui andare a pregare», annota Annachiara; «e di festeggiare le feste della propria cultura» - aggiunge Sophie, che si dice affezionata alla festa del Natale. Ed ancora i bambini hanno diritto a crescere nutriti, puliti e vestiti, come ricorda Danilo, ed anche a «crescere nel cuore», cioè ad essere buoni, onesti e solidali con gli altri. Piccole persone della nostra comunità con grandi messaggi per gli adulti.© riproduzione riservata