Il premio "Città di Bassano" alla redazione del Gazzettino

Domenica 11 Gennaio 2015
C'è anche il Gazzettino tra i vincitori del Premio Città di Bassano, che annualmente viene assegnato a quanti operano per la crescita della città di Bassano. La giunta comunale quest'anno ha voluto inserire anche la redazione di Bassano che da 93 anni segue puntualmente la cronaca degli avvenimenti cittadini. La cerimonia di consegna è in programma lunedì 19 gennaio in occasione della festa di San Bassiano.
Un Premio che giunge in coincidenza con la svolta epocale del Gazzettino a Bassano: il passaggio dall'informazione dal giornale cartaceo a quello online. «Un passo nel futuro». Un nuovo modo di informare, come spieghiamo nell'altro articolo presente in questa pagina. Le notizie saranno ancora più tempestive e sarà più facile leggerle utilizzando gli strumenti elettronici, che ormai sono nelle mani di tutti.
Un cambiamento che, inevitabilmente, porta a ripensare alla storia del Gazzettino in passato. La prima Redazione ai piedi del Grappa, proprio in via Da Ponte come l'attuale, fu aperta giovedì 15 dicembre 1921. Quasi un secolo di cronaca. Un lungo racconto degli avvenimenti della città e del territorio del Grappa.
Uno stretto rapporto tra giornale della città e cittadini, che ora può e deve continuare i8n maniera più moderna. I bassanesi continueranno a trovare nel Gazzettino online la vita di tutti i giorni fuori dalla nostra porta di casa, dentro la città, in una provincia fra le più ricche e produttive del Veneto.
In questi giorni molti lettori ci hanno portato la loro testimonianza di affetto e di stima. Fra i tanti ricordiamo lo scultore Natalino Andolfatto, ultimo Premio Città di Bassano, una vita nell'arte moderna a livello internazionale che ha voluto congratularsi per l'ambito riconoscimento.
«Credo che per il Gazzettino e la sua storia sia un doveroso riconoscimento, una spinta verso il futuro a servizio del lettore. Ritornare indietro non si può: anche l'arte, come l'editoria, è in momento di transizione. Pure nella nostra bella Bassano non esiste più una galleria, il mercato langue, manca il mecenate. Anche quando lavoravo a Parigi cercavo il Gazzettino perchè l'ho sempre sentito come una voce amica».
E, con memoria ferrea, Andolfatto recita un vecchio ritornello che si riferisce al Gazzettino che ha imparato dalla madre (era del 1910, ndr) che così diceva: «Ho letto sul giornale che Titina stava male, ho letto sul Gazzettino che Titina sta benino. Mi frugai nel taschino e trovai un bel soldino e corsi a comperarmi il Gazzettino».
Anni immediatamente dopo la prima Grande Guerra. Quel primo conflitto mondiale di cui proprio quest'anno ricorre il centenario.
«Da sempre qui il Gazzettino ha avuto un ruolo di raccordo dell'intera area Pedemontana - commenta Luigi D'Agro, per anni amministratore comunale e regionale e successivamente parlamentare bassanese - e spiace che il cartaceo ci lasci proprio in questo contesto del centenario. Perchè Bassano, non lo si dimentichi, nella storia è stata avamposto della resistenza dopo la rotta del Piave ed ha rappresentato per l'intero Paese il segno della rinascita verso la vittoria. Comunque la nuova comunicazione deve saper giustamente guardare avanti. Ben venga quindi l'online sul filo di questa tradizione».