Il Tempio Ossario doveva diventare il nuovo Duomo. Poi arrivò la guerra

Giovedì 24 Luglio 2014
BASSANO - Il giorno 13 dello scorso maggio è scaduto l'ottantesimo anniversario dell'inaugurazione del Tempio ossario, ma veniamo alle sue travagliate origini. Già alla fine del diciannovesimo secolo monsignor Domenico Villa, arciprete di Bassano al quale, il sommo Pontefice Pio IX aveva conferito la dignità di abate mitrato, (trasmissibile ai suoi successori), aveva ideato la costruzione di un duomo nuovo visto il continuo aumento della popolazione di Bassano. Più che di una nuova costruzione i bassanesi, clero e fedeli, avevano immaginato di ampliare, allo scopo, le chiese già esistenti nel centro storico della città. Quando, nel 1872, monsignor Villa venne nominato vescovo di Parma, la questione del nuovo duomo era ancora insoluta e quindi venne caricata sulle spalle del nuovo arciprete il bassanese monsignor Giambattista Gobbi. Questi, che faceva già parte della Commissione del culto della parrocchia, prese a cuore la costruzione del nuovo tempio, ma dopo vari tentativi decise di costruire il nuovo duomo in un terreno di proprietà della sua famiglia, dove aveva già iniziata la costruzione del patronato San Giuseppe in località Bastion.
La decisione non piacque ai bassanesi che ritenevano quel luogo molto periferico e protestarono energicamente perché la zona, oltre che umida, era difficilmente raggiungibile, la vecchia mura (terza cerchia ancora intatta) bloccava l'accesso dall'attuale via Verci.
Monsignor Gobbi continuò imperterrito la sua azione e commissionò il progetto del nuovo duomo all'architetto Rinaldo di Venezia. Così i bassanesi cominciarono a chiamare il nuovo duomo “Santa Maria in Busa” per distinguerlo da Santa Maria in Colle.
Dopo varie peripezie ed interessamenti, anche con l'approvazione dell'allora Papa Pio X, finalmente il 13 settembre 1908 fu posta la prima pietra del Duomo Nuovo. Purtroppo grossi avvenimenti si frapposero alla costruzione (oltre agli ostacoli finanziari) la guerra di Libia (1911-12), poi scoppiò la prima guerra mondiale. Il 4 agosto 1925 morì l'arciprete Gobbi e “la palla” del duomo nuovo passò in mano al nuovo arciprete Angelo Dalla Paola.
Bassano era circondata da cimiteri di guerra sia in montagna, sia in pianura e c'era l'esigenza di dare un onorevole ricovero a tutte quelle povere salme di giovani che avevano dato la vita per la nostra liberà. Il generale Faracovi che presiedeva il commissariato Onore ai Caduti, si mise in contatto con l'arciprete di Bassano proponendogli di ultimare la costruzione del Duomo trasformandolo, però, in Tempio Ossario. Qui trovarono posto le salme dei caduti inumati nei ventuno cimiteri di guerra della zona pedemontana.
Ruggero Remonato

(1. - continua)