VICENZA - La Procura di Vicenza ha disposto una cinquantina di perquisizioni per far luce su un giro di false revisioni, patenti rubate in bianco e rivendute, truffe e "favori" vari dietro pagamenti nell'ambito dell'attivita della locale Motorizzazione civile. Tutto è nato da una serie di controlli della Polizia stradale che ha individuato falsi attestati di guida ed altri che non avevano riscontro nel registro informatico, tutti emessi a Vicenza. Le verifiche disposte dal pm Silvia Golin riguardano 56 persone: si tratta di almeno tre dipendenti della Motorizzazione civile di Vicenza, alcuni "faccendieri" che si muovevano attorno al dipartimento e un certo numero di imprenditori e "padroncini".
Da un lato sarebbero state trovate centinaia di false revisioni, con funzionari infedeli che si sarebbero prestati a certificare che tir, camion, pullman e altri mezzi pesanti erano in regola con il Codice della strada, spesso senza nemmeno averli visti da lontano. Dall'altro si cerca di risalire il percorso fatto da patenti in plastica contraffate trovate in circolazione. I dipendenti della Motorizzazione coinvolti avrebbero mansioni di rapporto diretto con il pubblico.
Da un lato sarebbero state trovate centinaia di false revisioni, con funzionari infedeli che si sarebbero prestati a certificare che tir, camion, pullman e altri mezzi pesanti erano in regola con il Codice della strada, spesso senza nemmeno averli visti da lontano. Dall'altro si cerca di risalire il percorso fatto da patenti in plastica contraffate trovate in circolazione. I dipendenti della Motorizzazione coinvolti avrebbero mansioni di rapporto diretto con il pubblico.
