Un buco sul Ponte per testare il legno

Martedì 23 Settembre 2014
Ha preso il via, ieri mattina, il secondo atto delle indagini aggiuntive sul Ponte degli Alpini, funzionali alla predisposizione del progetto di restauro. Sul monumento cittadino, che necessita di un consistente intervento di consolidamento, sono in corso due tipologie di analisi, una delle quali piuttosto "spettacolare".
Per alcuni giorni, infatti, sulla struttura saranno in azione gli esperti dello studio di ingegneria Foppoli Moretta e Associati di Tirano (So) che, imbragati, eseguiranno un sondaggio visivo e tecnico sullo stato di salute del legno, calandosi con le corde lungo la struttura. Con strumenti sofisticati rileveranno sul materiale la presenza interna di eventuali crepe, lesioni e decomposizioni in base alle variazioni di densità delle porzioni analizzate. I dati saranno poi consegnati al dipartimento di Ingegneria civile dell'università di Padova, guidato dal prof. Claudio Modena, con cui il Comune ha sottoscritto una convenzione finalizzata a redigere una diagnosi puntuale e globale sullo stato del Ponte. In base a questa, sarà poi elaborato il progetto di recupero e consolidamento della struttura.
Contestualmente, ieri mattina, i tecnici del Comune hanno aperto sul piano di calpestio un buco di circa 1 m. di lato e profondo 50 centimetri. Servirà ad effettuare delle saggi all'interno della massicciata che permetteranno di capire quanto questa, con il suo peso, possa influire sul legno e sul suo progressivo spostamento, dal momento che il progetto originario di Andrea Palladio prevedeva fosse di legno anche il camminamento, quindi meno pesante dell'attuale.
«In questo modo, il personale specializzato dell'università di Padova potrà studiare nel dettaglio la parte lignea che regge direttamente il calpestio, finora mai indagata», ha precisato l'assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo. Messa in sicurezza e transennata, l'apertura sull'attraversamento sarà chiusa entro un paio di giorni.
Conclusa la duplice operazione, tutti i dati raccolti negli ultimi anni saranno elaborati dall'ateneo padovano che avrà il compito di stilare una diagnosi sullo stato di salute del Ponte degli Alpini.