Direttore in Regione a 180mila euro:
«Stipendio troppo basso, no grazie»

Mercoledì 16 Ottobre 2013 di Maurizio Bait
Direttore in Regione a 180mila euro: «Stipendio troppo basso, no grazie»
TRIESTE - Non si trova il direttore generale per la Regione Friuli-Venezia Giulia. E s che guadagnerebbe una somma di tutto rispetto: 180mila euro (lordi) di stipendio annuo, pi o meno 100 mila netti. La figura, già incarnata da Andrea Viero sotto la presidenza di Riccardo Illy (per un compenso che era però di 233mila euro lordi), era stata abolita dal nuovo presidente Renzo Tondo nel 2008, ma ora Debora Serracchiani, eletta nell’aprile scorso, intende ripristinare la posizione. E peraltro lo stesso Tondo si è detto pentito di quella cancellazione.



Un’impasse dovuta probabilmente alla mancata coincidenza di un dirigente gradito alla presidente e della disponibilità a insediarsi. Ma anche il fattore economico ha il suo peso: la retribuzione prevista, pur di tutto rispetto, pare non sia considerata appetibile da manager pubblici e privati che altrove occupano già posizioni di alto livello. Così il posto resta vuoto e si è dovuti ricorrere a una soluzione temporanea: con un decreto presidenziale appena firmato è stato attribuito l’incarico "in sostituzione" di una persona che ancora non c’è a Daniele Bertuzzi, il segretario generale della Regione, che già guidava da tempo anche l’Ufficio di gabinetto della presidenza: starà in carica per 90 giorni giusti giusti, poiché nel provvedimento di Serracchiani si taglia subito la strada all’ipotesi di un’eventuale proroga.



La perdurante mancanza del direttore generale ha reso tra l’altro provvisoriamente "monca" e senza una cabina di regia tecnica la grande ristrutturazione degli uffici, delle Direzioni centrali e delle deleghe assessorili volute da Serracchiani. Attualmente i compensi di direttori e vicedirettori centrali della Regione Friuli Venezia Giulia, dopo una prima cura dimagrante pari al 10% decisa sotto la presidenza Tondo, hanno subito un altro taglio vigoroso e si attestano rispettivamente a 130 e 115mila euro lordi all’anno. Non solo: i contratti di nuovo incarico, scattati a settembre, prevedono un termine molto ravvicinato - il 31 dicembre 2014 - sebbene la legge regionale consenta affidamenti fino a un massimo di cinque anni.
Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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