Gli italiani e i tifosi sono contro il razzismo: la petizione #TavecchioRitirati lanciata sul sito Change.org va avanti oltre ogni aspettiva, e ormai siamo gi a quota 21.000 firme.
Lo ha detto all'agenzia Adnkronos Khalid Chaouki, deputato Pd e coordinatore dell'intergruppo immigrazione, che ieri ha lanciato una petizione popolare per chiedere a Carlo Tavecchio di ritirare la propria candidatura alla presidenza della FIGC.
«Tavecchio deve fare un passo indietro -spiega Chaouki- considerando anche le osservazioni che arrivano dall'Europa e dalla Uefa. Se non ritirerà la canditatura, lanceremo una petizione europea e chiederemo a tutti i tifosi del vecchio Continente di aderire a questa campagna».
«Le dichiarazioni di Carlo Tavecchio sono razziste tout court e non vanno né strumentalizzate né banalizzate dentro la campagna per la presidenza della Figc». Così Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale Sans-papiers e Migranti (Cispm) e dirigente sindacale Usb, commenta le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti.
«Non basta mangiare il couscous o il kebab o per di più farsi fotografare in un villaggio in Africa per autodefinirsi non razzista».
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 09:13
Lo ha detto all'agenzia Adnkronos Khalid Chaouki, deputato Pd e coordinatore dell'intergruppo immigrazione, che ieri ha lanciato una petizione popolare per chiedere a Carlo Tavecchio di ritirare la propria candidatura alla presidenza della FIGC.
«Tavecchio deve fare un passo indietro -spiega Chaouki- considerando anche le osservazioni che arrivano dall'Europa e dalla Uefa. Se non ritirerà la canditatura, lanceremo una petizione europea e chiederemo a tutti i tifosi del vecchio Continente di aderire a questa campagna».
«Le dichiarazioni di Carlo Tavecchio sono razziste tout court e non vanno né strumentalizzate né banalizzate dentro la campagna per la presidenza della Figc». Così Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale Sans-papiers e Migranti (Cispm) e dirigente sindacale Usb, commenta le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti.
«Non basta mangiare il couscous o il kebab o per di più farsi fotografare in un villaggio in Africa per autodefinirsi non razzista».