Il teatro Astra rimane una chimera
«Acquistarlo? Costo insostenibile»

Giovedì 29 Gennaio 2015 di Giovanni Guarise
Il teatro Astra rimane una chimera «Acquistarlo? Costo insostenibile»
ASIAGO - Il recupero del teatro Astra è un sogno ancora lontano. L'amara quanto realistica conferma è arrivata dal sindaco di Bassano, Riccardo Poletto, durante l' assemblea del centro storico. L'argomento è stato affrontato in seguito all'intervento di un cittadino, che ha chiesto di rimettere in discussione alcune scelte delle passate amministrazioni ritenute "discutibili" in merito alla progettazione di due importanti contenitori civici e culturali come lo storico politeama bassanese, chiuso ormai da sei anni, e il polo museale Santa Chiara.



«In passato sono state prese determinate scelte di impostazione culturale della città – ha spiegato il primo cittadino – tra le quali la rinuncia al diritto di prelazione sull'Astra, resa peraltro necessaria dalla mancanza di risorse, e l'utilizzo degli spazi dell'ex convento Santa Chiara per completare l'asse museale cittadina».



Poletto ha quindi spiegato che un eventuale acquisto dell'Astra oggi, con tutte le zone adiacenti per le vie di fuga e gli interventi idonei per raggiungere una capienza ideale di 800/1000 persone, comporterebbe un esborso insostenibile: «I soldi potrebbero arrivare dal contributo di una Fondazione, che non dipende da noi, da oneri di urbanizzazione che con la crisi dell'edilizia si stanno via via riducendo, o da un indebitamento da considerare improponibile, avendo già un debito di 43 milioni di euro che in questa legislatura vogliamo ridurre ulteriormente, dopo gli sforzi già compiuti dall'amministrazione Cimatti».



Anche sul polo Santa Chiara la strada da percorrere è quella già segnata: «La fondazione Cariverona ha dato un contributo di 10 milioni di euro sulla base di quel progetto specifico – ha precisato Poletto – che oggi non possiamo certo rimettere in discussione, salvo un ripensamento di chi ha stanziato le risorse».



Non rimane quindi altra scelta che seguire un cammino dei lavori ad ostacoli, fermato prima da ritrovamenti in seguito agli scavi, poi dal fallimento di una delle ditte vincitrici dell'appalto. «La priorità per proseguire i lavori spetta a una ditta associata a quella fallita – ha aggiunto il sindaco – anche se la nostra preferenza sarebbe per un'altra azienda che ha lavorato molto bene al restauro delle mura cittadine, e che quindi già conosciamo positivamente».
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA