CHIETI «Ecco che arriva». «Nasconditi». «A proteggerti ci pensiamo noi». C'è una donna che vive da anni nell'angoscia di incontrare, appostato ovunque, l'ex marito che perseguita lei e la loro figlia, la più piccola, di 10 anni. Ma, per fortuna, al momento dell'avvicinamento scatta l'alert. A salvaguardarle un intero paese. Persino le suore che hanno scelto di aprire le porte del convento per metterle, momentaneamente, al sicuro. Eppoi il barista, il gestore del supermarket, il titolare di un negozio di intimo. Pronti ad avvistare il "nemico" e sottrarre le donne al pericolo: «Nascondetevi là, vi diciamo noi quando se ne è andato».
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Succede in un piccolo centro della provincia di Chieti dove questa madre nel 2021 ha deciso di denunciare il suo ex dopo 33 anni trascorsi insieme, di cui 21 di matrimonio durante i quali sono nati 5 figli. «Se sono viva e riesco ancora ad andare avanti è solo grazie ai cittadini del paese dove vivo - racconta Sara (nome di fantasia, ndr) - Sono sempre pronti ad accogliermi nei loro negozi e nelle loro case». «Abbiamo visto aggressioni e situazioni pericolose in strada. Abbiamo paura che quell'uomo violento possa fare del male a Sara» spiegano i commercianti.
SOLIDARIETÀ
Sara cammina sul filo del rasoio della violenza familiare.
LA MAMMA UCCISA
I trascorsi hanno segnato Sara ma lei, oggi, ha trovato il coraggio di denunciare e ribellarsi. «Da bambina - racconta - ho assistito al femminicidio di mia madre per mano di mio padre. Quando mi sono avvicinata all'età che aveva all'epoca mia madre quando è stata uccisa, 33 anni, pensavo che avrei fatto la stessa fine. Ma ce l'ho fatta a superare quel momento. Eppure ho ancora paura». Parole che arrivano dritte al cuore come lame. «Io ho perdonato mio padre, che ormai è morto da tempo - prosegue - Ma mia madre mi è sempre mancata. Non è facile vivere in certe situazioni. Qualcuno potrebbe giudicarmi e dirmi "tu ci sei passata da bambina, perché non te ne sei andata prima?". Ma finché non hai i figli è tutto diverso». Poi la riconoscenza nei confronti dei suoi concittadini per tutto ciò che fanno per lei in questa complicata situazione. «Una volta il mio ex marito mi ha picchiata e io mi sono ripresa dopo 12 ore. I bambini piangevano. Lui mi disse che mi avrebbe tagliato la gola e io lo so che prima o poi lo farà». La procura competente di Lanciano ha un fascicolo aperto su questa vicenda che riguarda reati da codice rosso. Sara è assistita dall'avvocata Manuela Zelaschi, che dice: «Credo che sia stata sottovalutata la situazione. Adesso non abbiamo più strade e come gesto "disperato" ci siamo rivolti al questore di Chieti per chiedere un provvedimento urgente». Nel frattempo, però, la paura della donna cresce di giorno in giorno. «La rabbia del mio ex è che non tornerò indietro - sottolinea - Io sento, però, che lui si fermerà solo quando sarò morta. E sarà lui ad uccidermi».