Sanremo è musica, talento, moda e ormai anche marketing.
Achille Lauro e il bicchiere di Martini
Scende la scalinata puntando sul rosa cipria firmato Gucci, colore con cui quest'anno gli stilisti al Festival hanno voluto dare un messaggio forte di inclusività, dimostrando di volersi ergere a paladino della moda genderless. Pantaloni classici, giacca monopetto con bavero rosa, panciotto doppiopetto in tinta e maxi fiore rosso all'occhiello, che ha fatto guadagnare 10 punti al FantaSanremo. Non sono mancati i gioielli a impreziosire l'outfit: bracciali e collana Serpenti di Bvlgari in oro bianco e diamanti. Ma la vera chicca è stato il calice di Martini con cui Achille Lauro per la sua Domenica ha sorseggiato all'Ariston.
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Le ipotesi
La prima ipotesi era che fosse un modo, un altro, per acquisire più punti al FantaSanremo e sarebbe stata una risposta adeguata ma così non è stato. Poi è spuntata l'ipotesi che fosse per far un riferimento ai primi concerti dopo il successo di Rolls Roys, dove si presentava spesso sul palco con un bicchiere tra le mani. Ma neanche questa è la risposta esatta.
La triste verità
La verità è un'altra: Lauro semplicemente è stato scelto come testimonial di un noto brand di vodka di lusso e, dopo aver taggato il marchio nelle sue foto social in completo rosa e drink tra le mani, ha pensato bene di continuare a far pubblicità al brand direttamente dal palco dell'Ariston e non solo da dietro le quinte. Perchè quel "Sanremo è Sanremo" scritto con il sangue di Luigi Tenco nel 1995 ha assunto una valenza soprattutto commerciale oggi. Nessuna provocazione, nessun messaggio importante dietro da promuove per Achille Lauro ma solo un modo per economizzare ancor di più la sua apparizione a Sanremo 2022. Una potentissima mossa di marketing da far invidia a Chiara Ferragni, ma che a noi ci lascia con un po' di tristezza.