Crescita un po’ meglio del previsto con riflessi positivi anche sullo spread. E, dunque, sui conti pubblici. Doppia notizia positiva per l’Italia. Nel quarto trimestre del 2023 il Pil è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. Lo ha accertato l’Istat che, nella stima dei conti economici trimestrali, ha confermato la crescita congiunturale rispetto alla stima preliminare di fine gennaio. In termini tendenziali, invece, la crescita risulta in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare. Un piccolo miglioramento, insomma. Ma capace di farsi sentire sui mercati. Lo spread tra Btp e Bund, infatti, ha chiuso sui minimi da gennaio 2022. Vale a dire il livello più basso da oltre due anni. Nella seduta di ieri il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si è attestato a 139 punti base (136 punti il minimo a metà seduta), contro i 142 punti della chiusura della giornata precedente. In decisa flessione anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato un’ultima posizione al 3,7%, dal 3,81% del closing della vigilia, in questo caso al minimo da inizio di quest’anno.
Entrando più nel dettaglio sull’andamento del Pil, l’Istat ha osservato che «la crescita è spiegata soprattutto dagli investimenti, dalla domanda estera netta e dalla spesa delle Pa che hanno fornito contributi positivi pari rispettivamente a 0,5, 0,4 e 0,1 punti».
I PAESI ESTERI
Fuori dai confini, la situazione resta piuttosto fluida. Nel quarto trimestre, il Pil è cresciuto in termini congiunturali dello 0,8% negli Stati Uniti e solo dello 0,1% in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% in Germania, confermando la forte sofferenza di Berlino. In termini tendenziali si è registrata una crescita del 3,1% negli Stati Uniti e dello 0,7% in Francia, mentre in Germania si è registrata una diminuzione dello 0,2%. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,1% nel confronto con il quarto trimestre del 2022.