C'è voluto più del previsto, ma alla fine l'accordo si è trovato. E per 3 milioni di lavoratori del Commercio e del Terziario scattano aumenti medi in busta paga da 240 euro al mese, più un'una tantum da 350 euro per la cosiddetta "vacanza contrattuale". Come anticipato da Il Messaggero lo scorso luglio, quindi, si è venuti a patti su una cifra intermedia tra le richieste di sindacati e datori di lavoro, senza toccare la quattordicesima mensilità, come pure era stato chiesto da Confcommercio. La cifra, dopo l'agitazione sindacale e il blocco della trattativa che andava avanti dallo scorso autunno, è stata più alta dei 150 euro medi inizialmente previsti.
Welfare aziendale, le piccole e medie imprese venete ci credono
Contratto del Commercio, siglato l'accordo per il rinnovo
La trattativa non è stata semplice. Come spiega Donatella Prampolini, presidente della Commissione sindacale di Confcommercio, «si è dovuto confrontare con i profondi impatti economici e sociali dell’emergenza pandemica, dei conflitti geopolitici e del ritorno dell’inflazione. Con spirito di responsabilità, le Parti hanno comunque lavorato per conseguire un risultato che tenesse conto degli indicatori macroeconomici, compatibilmente con la loro sostenibilità da parte delle imprese».
Prampolini si dice «certa che il risultato del rinnovo del contratto contribuirà a rafforzare le relazioni tra le parti e ad assicurare ad imprese e lavoratori condizioni di stabilità per il settore fino a marzo 2027». Una nota di Confesercenti sottolinea poi che il risultato raggiunto «è frutto di una volontà condivisa dalle parti trattanti di contrastare il fenomeno del lavoro povero con misure specifiche e dare una adeguata risposta economica e normativa a milioni di lavoratori, offrendo allo stesso tempo attenzione e giusto rilievo all’emergere di nuovi profili professionali legati alle moderne tecnologie, con la classificazione ora estesa alle figure dell’ecommerce, del terziario avanzato e della comunicazione».
Secondo Fabrizio Russo, segretario generale Filcams Cgil, si tratta di un «risultato ottenuto grazie all'impegno e ai sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno sostenuto mobilitazioni e scioperi, nonostante si trovassero stretti tra salari poveri e costo della vita sempre più elevato». Un accordo, prosegue, «positivo, che restituisce potere d'acquisto e dignità ai milioni di lavoratrici e lavoratori di un settore strategico per l'intera economia nazionale».
Gli aumenti livello per livello
L’ipotesi di accordo siglata prevede quindi un aumento contrattuale che a regime sarà di 240 euro al quarto livello, che va però riparametrato per tutti gli altri livelli. Con questo rinnovo scatta quindi l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro, che è comprensiva dell’una tantum di 350 euro per la nuova vacanza contrattuale, che sarà un’ulteriore erogazione rispetto a quella già avvenuta nel 2023.
Ecco gli aumenti mensili in busta paga livello per livello:
E l'una tantum livello per livello:
La prima tranche di 70 euro arriverà già dal prossimo aprile e si somma ai 30 euro che erano stati concordati. Previsto anche l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che sale da 120 a 155 euro annui.
Più flessibilità in alta stagione
Sulla parte normativa viene poi riscritta la sfera di applicazione e aggiornata la classificazione dei profili professionali di settore, con un inserimento di quelli che operano sul web (e-commerce e marketing online). Scorrendo la nuova classificazione si vede che decine di posizioni corrispondenti ai vari livelli vengono eliminate o accorpate. Ma ne vengono aggiunte di nuove come: addetto ai social media, specialista Seo, Web content strategist, Grafico 3D e analisti di mercato hi-tech.
Nell’attuale contratto le figure professionali sono 54, per sette livelli retributivi e di mansioni. Si tratta di un sistema di classificazione vecchio di oltre 20 anni, che va necessariamente rivisto, anche perché il contratto viene spesso applicato a figure che non rientrano esattamente nell’elenco.
Sono stati poi decisi miglioramenti sulle politiche di genere e previsti altri congedi per le donne che sono vittime di violenza. Orai lavoratori si dovranno esprimere nelle assemblee.
Le nuove causali per il tempo determinato
Riaggiornata poi la lista di causali di assunzione a tempo determinato dopo i primi 12 mesi. Si potrà mantenere il lavoratore per un altro anno in caso di: saldi, fiere, festività, riduzione dell'impatto ambientale, digitalizzazione, mansioni di terziario avanzato, incremento temporaneo di personale e nuove aperture. Possibili anche contratti a tempo e flessibili in caso di alta stagionalità in località turistiche e nella contrattazione di secondo livello possono essere inserite clausole elastiche per il lavoro part time.
Sale poi a 3 euro al mese a carico del datore di lavoro il contributo al Fondo di assistenza sanitaria integrativa e a 20 euro per la cassa sanitaria integrativa QuAS per i dirigenti.
I prossimi rinnovi contrattuali nel turismo
La priorità ora per i sindacati è quindi rinegoziare anche i restanti contratti del Terziario con Federdistribuzione e con la Distribuzione Cooperativa e i contratti del Turismo, in attesa di un rinnovo che manca da anni.
Paolo Andreani, segretario generale della Uiltucs, si dice ottimista: «Il 2024 è l’anno dei contratti nel terziario. Finalmente i 3 milioni del commercio hanno il contratto: un contratto che segna un punto di svolta per la contrattazione salariale e migliora le condizioni normative del rapporto di lavoro. 7.000 euro nel quadriennio 24/27 e introdotta anche l’indennità di vacanza contrattuale in caso di ritardo nel rinnovo». «Più salario e meno lavoro povero - aggiunge quindi Gennaro Strazzullo, segretario nazionale Uiltucs - Un buon contratto che valorizza il lavoro e valorizza le professionalità».