Ryanair, l'Antitrust: «Concorrenza sleale, boicotta le agenzie di viaggio e danneggia utenti»

L’Authority avvia un’azione cautelare per rischio di abuso di posizione dominante

Lunedì 15 Aprile 2024 di Giacomo Andreoli
Ryanair, l'Antitrust: «Concorrenza sleale, boicotta le agenzie di viaggio e danneggia utenti»

Un rischio concreto di «abuso di posizione dominante» per estendere il «proprio potere di mercato all’offerta di altri servizi turistici (come hotel e noleggio auto)» con possibili «danni gravi e irreparabili» alle agenzie di viaggio.

E a cascata alle altre compagnie aeree e ai consumatori, a cui sarebbero impediti possibili risparmi sul costo dei biglietti fino al «40-50%».

Proprio quando iniziano le prenotazioni per l’estate, l’Antitrust mette nero su bianco le accuse nei confronti di Ryanair nell’annunciata delibera di avvio del procedimento cautelare contro la compagnia low cost che sarà pubblicata oggi e che Il Messaggero ha potuto visionare in anteprima.

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Secondo l’Authority guidata da Roberto Rustichelli il vettore aereo avrebbe piú volte impedito ad operatori turistici fisici e online (le Ota) di accedere al suo sito per le prenotazioni. Oppure li avrebbe obbligati a usare una piattaforma con un’offerta ridotta. Avrebbe così ostacolato le agenzie nel proporre sconti ad hoc, anche mettendo assieme voli con compagnie diverse, con il rischio di accentrare sui propri canali le vendite dei servizi turistici. Ora Ryanair avrà otto giorni per rispondere e giovedì 18 i suoi rappresentanti potrebbero andare in audizione al Collegio dell’Antitrust. Se la difesa non convincerà l’Authority, la low cost sarà obbligata a rimuovere tutti i presunti ostacoli alle agenzie.

SCONTRO APERTO
Ryanair, comunque, si difende, parlando di truffe e sovrapprezzi imposti ai consumatori italiani soprattutto dalle agenzie di viaggi online «pirata». Sarebbe il caso della piattaforma eDreams, che addebiterebbe ai clienti dei costi nascosti, con un rincaro fino al 216%. Nel mirino, con presunte «commissioni inventate», anche Opodo, Gotogate e Mytrip. Tutte smentiscono e lo stesso fa il presidente di Fto-Confcommercio, Franco Gattinoni, che anzi chiede una nuova normativa Ue per obbligare le low cost a “riproteggere” sempre i voli venduti con pacchetti vacanze e poi cancellati. La low cost, però, ha chiesto l’intervento dell’Antitrust.

Con sei grandi Ota, invece, il vettore ha raggiunto un accordo per distribuire i biglietti. Nei prossimi cinque anni, comunque, Ryanair investirà 4 miliardi in Italia per comprare altri 40 aerei e portare nel Paese altri 20 milioni di passeggeri. Lo farà sulla scorta di risultati decisamente importanti: ha chiuso l'anno finanziario 2022-2023 con profitti per 1,31 miliardi e prevede altri 1,95 miliardi di utile quest'anno. I ricavi del solo 2023 nel mercato italiano si attestano poi attorno ai 2,8 miliardi e l’utile in dodici mesi, sempre nel nostro Paese, è stato di oltre 300 milioni.

Le perdite Covid sono quindi più che ripianate, eppure i primi sconti sui biglietti sono arrivati solo dopo che alcune piattaforme di prenotazione come Booking hanno escluso i voli della compagnia. Quanto alla posizione dominante, poi, la low cost cita una sentenza della Corte di Appello di Milano dello scorso febbraio che la smentirebbe.

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IL VANTAGGIO
Secondo gli ultimi dati dell’Ente nazionale aviazione civile, Ryanair è il primo vettore in Italia, con 51,2 milioni di passeggeri nel 2023. La compagnia ha poi il 42,5% dei volumi di traffico nazionale. La posizione privilegiata, di per sé non illegale, sembra poi essere suggerita anche da un’elaborazione di Assoutenti, secondo cui a maggio ci sono decine di rotte in Italia o dall’Italia per l’Europa dove i biglietti sono offerti quasi solo da Ryanair e almeno 17 tratte in totale monopolio.

Alcuni esempi? Per andare da Roma-Ciampino a Londra i 131 voli disponibili sono tutti della low cost. Lo stesso vale per i 49 voli tra Pescara e Bergamo o i 31 voli Perugia-Catania. Certo, se nessun altro tra gli altri vettori aerei vuole o può coprire quelle tratte bisogna prenderne atto.

In ogni caso, secondo altri dati dell’Enac elaborati dall’Antitrust, nel 45% dei collegamenti in Italia e nel 42% dei collegamenti Italia-Europa, viaggiano con Ryanair oltre il 50% dei clienti. Sempre oltre la metà dei clienti ha viaggiato con la low cost all’interno nel nostro territorio in 16 città aeroportuali. Quote doppie rispetto al secondo operatore in Italia, Volotea. Si raggiungono picchi del 100% a Rimini e Treviso (ma anche a Trapani per i voli europei). E a seguire Crotone, Perugia, Pisa e Parma, tutte sopra al 90%. Tra le grandi, invece, a Bologna si arriva al 78%, a Napoli al 48%, a Milano al 42% e a Roma al 26% (ma a Ciampino la quota di mercato sui posti in vendita è di circa il 90%).

POCA CONCORRENZA
In una situazione del genere Andrea Giuricin, tra i massimi esperti del settore aereo in Italia, sottolinea che «la riduzione della concorrenza in futuro potrebbe influire negativamente sui prezzi». Per il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, «va fatto un check sulle regole europee, per contemperare il libero mercato con il diritto alla mobilità dei consumatori: ci sono elementi distorsivi della concorrenza, soprattutto nelle isole e nelle zone periferiche». L'Enac propone, almeno per queste tratte, di far esporre i prezzi preventivamente o imporre una sorta di range massimo (un tetto volontario) per le tariffe.

Ultimo aggiornamento: 11:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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