Stipendi, busta paga più pesante per i dipendenti pubblici ad agosto.
Il taglio del cuneo
«La decontribuzione, come per le precedenti riduzioni del cuneo fiscale - ha spiegato il dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti - verrà corrisposta da NoiPa sul cedolino del mese successivo rispetto a quello in cui viene riconosciuto il beneficio. Pertanto, il pagamento riferito alla mensilità di luglio verrà erogato con il cedolino di agosto. Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per i mesi successivi fino alla mensilità di dicembre 2023 che sarà erogata a gennaio 2024».
A chi spetta
L'alleggerimento del prelievo, introdotto nel corso della conversione del Dl Lavoro approvato lo scorso luglio, prevede che per il semestre luglio-dicembre 2023 il taglio del cuneo già previsto salga al 7% per 335mila dipendenti con una retribuzione lorda mensile inferiore a 1.923 e passi al 6% per altri 860 mila che guadagnano meno di 2.692 euro lorde mensili. Per i dipendenti delle amministrazioni centrali e della scuola, scatterà anche lo sblocco degli aumenti previsti dall'ultimo contratto, anche in chiave anti-inflazione. Al taglio del cuneo si sommeranno anche l'una tantum dell'1,5%, che viene spalmata in più mesi, e gli arretrati maturati da gennaio a luglio.
Gli aumenti: calcoli e importi
Un semplice dipendente ministeriale riceverà 185 euro in più ad agosto e poi, una volta smaltiti gli arretrati, 23 euro al mese. Più consistente l'aumento per i dirigenti: i livelli più alti prenderanno 534 euro ad agosto e poi, in ciascun mese, tra i 52 e i 66 euro in pa. Per i funzionari gli incrementi sono compresi tra 29 e 44 euro. Mentre per gli assistenti gli aumenti partono da 24 euro e arrivano fino a 31 euro. Importi appena diversi sono invece quelli previsti per i dipendenti del del comparto scuola che riceveranno la quota dell' una tantum già questo mese