La Russia sta cercando di innescare una carestia globale? Lo suggerisce un report d'intelligence degli Stati Uniti, secondo cui la marina russa ha ricevuto l'ordine di piazzare mine nei porti di Odessa e Ochakiv, dopo aver già minato larghi tratti del fiume Dnepr. I funzionari statunitensi hanno inoltre rilasciato immagini satellitari che mostrano attacchi missilistici contro il più grande polo cerealicolo dell'Ucraina, a Mykolaiv. La Russia ha negato di aver piazzato esplosivi nel Mar Nero, accusando a sua volta Kiev di aver minato i propri porti.
La strategia: «Mine nei porti del Mar Nero e missili sui granai»
Secondo i report Usa quella della Russia sarebbe una precisa strategia volta a interdire il tratto di costa ancora sotto il controllo ucraino.
Il report statunitense sostiene che alla marina russa è stato ordinato di minare i porti di Odessa e Ochakiv, due punti strategici per l'export cerealicolo. Inoltre, sono state rese pubbliche le immagini dell'attacco al granaio di Mykolaiv dello scorso 4 giugno, nel quale sono stati distrutti tre silos e il sistema di trasporto che carica il grano sulle navi. Sempre a Mykolaiv, sono stati colpiti serbatoi di stoccaggio per olio di girasole in un terminal del porto.
Grano, la Russia vuole innescare una carestia globale?
Il Cremlino ha formalmente negato di voler innescare una carestia globale, ma qualche giorno fa Margarita Simonyan, capo del canale di propaganda russo RT, ha lasciato intendere il contrario. «La carestia ora inizierà, così loro elimineranno le sanzioni e saranno nostri amici, perché si renderanno conto che è impossibile non essere nostri amici», ha detto Simonyan al Forum economico di San Pietroburgo.