L'infermiera dalla doppia vita: «Faccio la cameriera in topless per arrotondare». Il suo capo lo sa e ha una sola regola

La ragazza ha dovuto far fronte a numerose spese per trasferirsi da sola in città

Domenica 3 Settembre 2023 di Redazione web
L'infermiera dalla doppia vita: «Faccio la cameriera in topless per arrotondare». Il suo capo lo sa e ha una sola regola

La vita in città può essere molto costosa. Lo sa bene un'infermiera che per far fronte a tutte le spese necessarie al suo mantenimento ha dato vita ad un suo alter ego. La doppia vita la stanca, certamente, ma per il guadagno elevato ne vale la pena. 

Nonostante si faccia pagare oltre 200 euro l'ora per il servizio di pulizie domestiche, la giovane non intende rinunciare alla sua vita in ospedale da infermiera e vuole proseguire entrambe le carriere.

Il direttore dell'ospedale è a conoscenza della seconda attività, un po' particolare, della ragazza e ha posto una sola regola al riguardo. 

Andiamo a scoprire la storia di Amber Page.

 

La storia di Amber Page

Amber Page è una giovane infermiera di 23 anni che conduce una doppia vita in America, in Massachusetts. Durante i primi tempi in cui ha iniziato a vivere da sola, si è accorta sin da subito che avrebbe dovuto ingegnarsi per potersi assicurare una nuova entrata economica perché il solo stipendio in ospedale non bastava a coprire tutte le spese. 

Ha deciso, quindi, di aprire la propria attività di pulizia domestica, la Bougie Boss Cleaning Services che garantisce un servizio un po' particolare. Per oltre 200 euro l'ora Amber Page accorre a pulire le case dei clienti indossando abiti sexy, molto succinti che lasciano ben poco all'immaginazione. 

Amber è stata anche modella e reginetta di bellezza, quindi non si vergogna a mostrare il proprio corpo ai clienti: «Quando sono andata a un concorso nazionale, c'erano altre 50 ragazze provenienti da tutti gli Stati Uniti ed eravamo tutte nude una di fronte all'altra».

L'unica regola in ospedale

Quando Amber ha aperto la sua nuova attività ha informato immediatamente il direttore dell'ospedale che ha voluto imporre solo una regola: «Va bene, purché non indossi gli abiti dell'altro lavoro, semplicemente non qui». 

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