La Regina Elisabetta non ha mai nascosto il suo amore per l'Italia, una passione per il Belpaese coltivata in 70 anni di regno anche grazie ai nostri vini. il 20 novembre 1947, ben 75 anni fa, quando Elisabetta sposò, nell’Abbazia di Westminster, il principe Filippo, al regale pranzo di nozze furono serviti grandi Champagne e vini francesi, ma anche il Brunello di Montalcino di Biondi-Santi. La regina ritroverà lo stesso vino ad accoglierla il 28 aprile 1969 all’Ambasciata italiana di Londra. Una cena in compagnia dell'allora Presidente della Repubblica Italiana, Giuseppe Saragat, il quale scelse personalmente il Brunello Riserva 1955, considerato il miglior vino italiano del Novecento.
La regina Elisabetta e la sua passione per l'Italia e il vino
Una passione per il tricolore sempre coltivata, tanto che la sovrana è stata soprannominata “Elisabetta.
Un incontro avvenuto in presenza della famiglia Frescobaldi, che con i reali d’Inghilterra ha rapporti da oltre 700 anni. I Frescobaldi sono infatti gli storici fornitori di vini della monarchia inglese, nel 2011, al royal wedding tra il Principe William e Kate Middleton furono tra i pochissimi italiani invitati dai Duchi di Cambridge. In dono, nemmeno a dirlo, una bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva di CastelGiocondo.
In “Elisabetta. La regina “italiana”, Ilaria Grillini ricostruisce i rapporti privilegiati che i Windsor hanno avuto con l’Italia. «Tra tutte le Regioni italiane amate dalla Regina senza dubbio la Sicilia ha un ruolo di primo piano», scrive l’autrice «quasi una tradizione per la famiglia reale inglese, il cui amore per questa isola si perde davvero nella notte dei tempi».
La prima visita di Elisabetta II in Italia, risale al il 1951, quando lei e il principe Filippo si recarono nella Capitale per incontrare Papa Pio XII. L'Italia è sempre stata ricorrente per Elisabetta. Sua Maestà, come molti sanno, adorava anche il liquore Dubonnet, come dimostra una richiesta fatta recapitare nel 2000 al Teatro alla Scala di Milano da Londra via fax. L'alcolico francese doveva essere tra le bevande presenti nel camerino del maestro Riccardo Muti dove la monarca si sarebbe intrattenuta per qualche minuto dopo il concerto.
1992-2014: dalla visita a Capaci fino all'ultima volta in Italia
Nel libro scorrono anche i ricordi del viaggio nel 1992 a Palermo poco dopo la strage di Capaci, sul luogo della strage la regina depose una corona di fiori accanto a quella del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, raccogliendosi in preghiera per una decina di minuti. Ancora Italia nel 2000, con un solenne banchetto organizzato in suo onore al Salone delle Feste del Quirinale a Roma dal Presidente Carlo Azelio Ciampi con la moglie Franca, con «2.700 Ravioli di ricotta confezionati a mano dallo chef del Quirinale Alberto Gozzi e dalla sua brigata, Sella di manzo chianino arrosto, funghi porcini e verdure coltivate nella Tenuta presidenziale di Castel Porziano, e il tutto innaffiato ancora una volta dal Brunello di Montalcino» recitano le pagine del libro della grillini.
Fino ad arrivare all’ultima visita (lampo) nel 2014, ospiti del Presidente Giorgio Napolitano (nel pranzo con Risotto alle erbe aromatiche, Agnello arrosto con millefoglie di patate, Sformatini di caponata e fagiolini al vapore, e Bonet per dessert) e con un cesto di cibi e bevande provenienti da tutte le tenute reali come dono per Papa Francesco.
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