Peculato e corruzione nell'ambito dell'inchiesta "Sisma bonus": rigettata la costituzione di parte civile dell'Asl di Frosinone e del comune di Pontecorvo.
La decisione è stata presa ieri mattina dal Gup del tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli. Nel complesso procedimento - in cui compaiono a seconda delle posizioni reati che vanno dalla corruzione, al peculato, alla truffa, fino al riciclaggio e il favoreggiamento - scaturito dalla dichiarazione al vetriolo del sindaco di Cassino Enzo Salera contro «la feccia», per le presunte pressioni al consigliere Marrocco nella gara d'appalto per l'efficientamento energetico alla società Hera Luce, sono state sollevate eccezioni e la richiesta e un rito alternativo. Sedici le persone coinvolte, tra imprenditori, amministratori locali, dipendenti pubblici e professionisti. Ma procediamo con ordine. La Asl aveva fatto richiesta di costituzione di parte civile per le posizioni relative alle presunte inoculazioni di vaccino contro il Covid a persone che, in piena pandemia, non ne avrebbero avuto diritto. In questo troncone risultano coinvolti medici e infermieri, insieme all'imprenditore Salvatore Fontana. La difesa di un dipendente Asl, Lucio Delicato, ha chiesto il rito abbreviato condizionato all'escussione di quattro testimoni (due infermieri, un farmacista e un amministrativo Asl), richiesta subito accolta dal Gup che ha fissato due udienze, il 21 e il 28 febbraio, per le escussioni. Per quanto concerne la questione relativa al comune di Pontecorvo, la procura aveva inviato al Consiglio dell'ordine degli avvocati di Cassino la nota con la quale si richiedeva la nomina del curatore speciale. Nomina, poi, regolarmente avvenuta. Questo perché tra le persone coinvolte nell'indagine c'è il sindaco Anselmo Rotondo al quale viene contestato un accordo con la società Hera Luce per un sub appalto nella gestione operativa dell'impianto di pubblica illuminazione nella cittadina fluviale.