La Regione Lazio conferma la vicinanza allo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e la vice presidente Roberata Angelilli assicura che «è stato istituito un tavolo permanente a livello regionale e ministeriale proprio per monitorare la situazione e fornire proposte e soluzioni».
Ieri un doppio, importante appuntamento: si è tenuta presso la Sala Consiliare del Comune un'audizione esterna, cui è seguita una visita dello stabilimento, della commissione consiliare permanente Sviluppo Economico e attività produttive' per discutere della situazione di difficoltà in cui sta versando negli ultimi tempi lo stabilimento Stellantis di Cassino.
«L'audizione - spiega l'assessore Pasquale Ciacciarelli - non costituisce un'iniziativa isolata, ma si inserisce in un quadro di azioni propedeutiche ad instaurare un rapporto costante tra istituzioni, necessario per difendere il principale presidio industriale del basso Lazio». Ottimismo viene manifestato anche dal consigliere regionale Daniele Maura, che spiega: «L'indotto dell'automotive resta fondamentale in provincia e noi valutiamo attentamente la strategia industriale ed i progetti Stellantis nella speranza di avere prospettive di crescita e il mantenimento dei posti di lavoro».
Il neo commissario del Consorzio industriale Raffaele Trequattrini dal canto suo ha evidenziato: «Siamo in prima linea per supportare l'intero comparto dell'automotive. Abbiamo elaborato una serie di progettualità che consentiranno di fornire servizi e infrastrutture all'avanguardia».
«Ritengo sia fondamentale creare sinergie tra l'azienda, le istituzioni e le altre realtà economiche presenti sul territorio» ha spiegato Gianluca Quadrini che ha portato i saluti del Presidente della Provincia, Luca Di Stefano.
Soddisfatto dell'attenzione che la Regione ha manifestato nei confronti di Stellantis si dice anche il sindaco di Piedimonte San Germano mentre più cauti sono i consiglieri di opposizione Sara Battisti e Alessio D'Amato. L'esponente del Pd sottolinea: «C'è, ovviamente, grande preoccupazione di come si possa conciliare l'attuale linea di produzione con il mantenimento e l'aumento degli occupati». Cauto anche l'esponente di Azione, che dice: «Serve industria 5.0 e sostenere l'indotto dell'automotive in crisi nera»
Nessun commento da parte dei sindacati che hanno invece acceso i riflettori sulla protesta dei lavoratori che ieri mattina hanno incrociato le braccia. «Salute, sicurezza e ambiente sono in questi momento messi in discussione all'interno di Stellantis a causa di un'organizzazione del lavoro che non rispetta la dignità dei lavoratori».
Ancora ieri mattina gli spogliatoi del fabbricato 7 del montaggio, si presentavano con uno scarso decoro e in precarie condizioni igieniche. Anche per questo motivo oggi lo sciopero potrebbe riprendere.
