Le confidenze che il brigadiere Santino Tuzi, il militare dell'Arma, che l'accusa ritiene essere il perno principale per collocare Serena Mollicone nella caserma di Arce la mattina del primo giugno, fatte al luogotenente Gabriele Tersigni non potranno essere trattate in aula.
La corte d'Assise d'Appello di Roma, all'udienza di oggi, 6 febbraio 2024, ha confermato l'ordinanza della corte d'Assise di Cassino accogliendo quindi l'eccezione della difesa sulla deposizione del luogotenente Gabriele Tersigni, ex comandante della stazione dei carabinieri di Fontana Liri, nell'ambito del processo per l'omicidio di
Serena Mollicone, la 18enne di Arce uccisa nel 2001. Il carabiniere, a cui il brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nel 2008, aveva affidato le sue confidenze, dopo gli interrogatori del 28 marzo e del 9 aprile di quell'anno, sarà sentito in aula, ma potrà parlare solo degli atti di indagine svolti sull'omicidio e non dei colloqui con Tuzi.