Ciclista seguito in auto, speronato,
aggredito: la gita finisce in denuncia

Domenica 8 Febbraio 2015 di Claudio Strati
Bassano, la bici sfasciata e Luca Maria Chenet
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BASSANO - Una gita in bibicletta finita ... dai carabinieri. Disavventura sui pedali quella vissuta oggi da Luca Maria Chenet, creativo pubblicitario, ex presidente di Confcommercio e grande appassionato di bici, tra l'altro fondatore del gruppo d'epoca "Ciclisti Storici Bassanesi" che organizza meeting in divisa d'un tempo e con velocipedi attempati.



Stava facendo la consueta pedalata domenicale insieme ad un amico, quando, dopo essere usciti da una ciclabile infangata, i due ciclisti sono passati su un marciapiede di fronte ad una serie di case a schiera nella zona di Marchesane, a sud della città del Grappa.



A quel punto, racconta Chenet, "un tipo sui sui 35 è uscito di casa e ci ha aggrediti verbalmente, al che il mio compagno di pedale gli ha detto che la strada ed il marciapiede sono pubblici".



Sembrava un normale scambio verbale, ma il personaggio ha iniziato - questo il racconto di Chenet - a inveire con frasi pesanti verso i due ciclisti. "Il mio collega ha risposto a tono - afferma Luca Chenet - e pensavamo che fosse finita lì. Invece quello, non contento, ha preso l'auto, ci ha seguiti e ha letteralmente speronato il mio amico, poi non contento è sceso dall'auto e lo ha strattonato, sferrando un calcione alla ruota posteriore della sua bicicletta, rompendola. Non ci è rimasto che sporgere denuncia dai carabinieri".



Il nome dell'aggressore?



"Il nome e cognome non lo sappiamo, ma lo sanno i Carabinieri. Io ho preso il numero di targa".



"Per fortuna - conclude l'imprenditore -, il mio amico è rimasto calmissimo, altrimenti sarebbe finita male perchè quel personaggio, sembrava una belva. Da non credere, pensavo di stare dentro un film. Con la coda dell'occhio avevamo visto che si era messo in auto, ma non credevamo arrivasse a tanto. Poi ho visto che puntava a speronare il mio collega. L'ha fatto cadere e poi a calci gli ha sfasciato il cerchione posteriore. Sembrava invasato. Irripetibili le frasi che ci ha rivolto. E in macchina, a fianco, aveva il figlioletto. Una cosa spropositata, non so cosa avesse. Che giornata!".



Il motivo, alla fine?



"Penso perchè secondo lui gli sporcavamo il marciapiede... Se io dovessi prendermela così con chi porta i cani a fare i loro bisogni ogni giorno nell'aiuola davanti a casa mia, apriti cielo".



Ora l'uomo si arrangerà con i carabinieri.
Ultimo aggiornamento: 22:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA