Napolitano bis, Grillo: «Golpettino furbo, per salvare il Cav e Mps». Il leader in piazza: «Arrendetevi» e va via

Domenica 21 Aprile 2013
Beppe Grillo
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ROMA - Una piazza strapiena accoglie Beppe Grillo alla manifestazione M5S a piazza Ss Apostoli a Roma, il giorno dopo la rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Appena arrivato in piazza, il leader M5S è stato assediato da giornalisti e fotografi e non è riuscito a entrare in piazza. Il leader si è, quindi, fermato e scortato dalle forze dell'ordine è stato riportato alla sua macchina dove prima di entrare e andare via, è salito sul tetto e ha salutato con le braccia gli attivisti gridando «arrendetevi!» per poi allontanarsi in auto.



I manifestanti. Traffico in tilt lungo via Cesare Battisti, a un passo da piazza Venezia per il mancato comizio di Grillo. La folla si è gonfiata a tal punto che le macchine sono state completamente bloccate. Nonostante il mancato comizio di Beppe Grillo gli attivisti del Movimento 5 Stelle continuano a presidiare la piazza, così come i numerosi senatori e deputati del Movimento, compresi i capigruppo di Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi. «Populisti presenti», è uno degli striscioni che compare in piazza accanto alle numerose bandiere 5 Stelle. Tra la folla tanti ragazzi e famiglie con i bambini piccoli. «Al Quirinale, andiamo al Quirinale», è il coro che si alza dalla folla di attivisti. Il corteo di protesta organizzato si dirige poi al Colosseo. Alcuni hanno intonato cori contro Napolitano e Berlusconi, la polizia ha formato un cordone ad altezza della fermata metro.



Colpa dei giornalisti. «Nonostante una conferenza stampa di due ore sono stato assalito da giornalisti che mi hanno impedito il passaggio e non ho potuto incontrare i cittadini». Così su Facebook Grillo commenta il mancato arrivo in piazza Santi Apostoli. Poi arriva la precisazione: «Alla piazza sono arrivato. E' lunga e stretta e non riuscivo ad entrare. Di nuovo le tv mi hanno circondato e non sono riuscito ad entrare. La Digos ha detto che c'era un caso di pericolo, che un signore è caduto dalla bicicletta. Io sono salito sulla macchina e l'ho sfasciata. La Digos ha voluto che andassi via e sono tornato in albergo», spiega poi Grillo, intervenendo a La Cosa, la web tv del M5S.



«L'hanno fatta grossa!». Sono le prime parole di Beppe Grillo in mattinata, in conferenza stampa, riferendosi alle elezioni per il Quirinale. Con lui i capigruppo e tutti i parlamentari del Movimento 5 stelle. «Ieri ho detto golpe, ma intendevo "golpettino istituzionale furbo", giocato sulla semantica. Questi stanno rubando un anno di tempo. Non so se se lo possono permettere», aggiunge Grillo.



«Rodotà sarebbe stato un Presidente che garantisce tutti gli italiani, di destra e di sinistra: invece serve un Presidente che garantisce il culo giudiziario a Berlusconi e a salvare il Mps», è l'affondo del comico.



Napolitano. «Quando sono andato a trovare Napolitano ho visto un signore avvilito e stanco. Vi dico con franchezza cosa ci siamo detti, gli abbiamo chiesto la fiducia» e «ci ha detto che non avevamo i numeri», racconta il leader M5S.



La votazione. «Ho visto questo rito del voto. C'era questa specie di vespasiano coperto. Entravano, facevano canestro e poi guardavano in alto per dire "ho protetto il segreto"», ironizza Grillo sul voto di ieri . Grillo parla poi di Amato che «era il tesoriere di Craxi e faceva da balia a Berlusconi. Poi ci sono tanti Letta. Ce n'è uno che da anni fa il cugino di Letta». «Ieri l'applauso a Napolitano era verso di loro, era un applauso di scherno per dire: non ce l'avete fatta. E poi sono usciti tutti, con le loro auto blu», continua.



La piazza. «Ieri sera potevo venire in piazza, non ho paura, ma avevo paura che la mia presenza potesse» favorire «la violenza. Io non voglio entrare in questi giri», aggiunge riferendosi alla manifestazione ieri sera annunciata e poi annullata.



Il Papa. «Il nostro Movimento è nato il giorno di San Francesco. Noi siamo stati i primi francescani. Ci tengo a dirlo: è il papa che è grillino», scherza poi Grillo sul Papa.



«La forma di politIca attraverso i parti è finita. Noi la delega ce la prendiamo, la prima delega ce l'hai tu, come cittadino», dice poi Grillo. «Cosa dico ai giovani del Pd? Io sono a contatto con loro tutti i giorni. Dico che la forma politica attraverso i partiti è finita. Anche i giovani Pd sono stati traditi», attacca.
Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA