FABRIANO - Per togliersi la vita ha scelto il colle di Civita, a pochi minuti dal quartiere Borgo di Fabriano, il giovane 32enne che venerdì è uscito di casa per un’escursione senza più fare ritorno. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato ieri, intorno alle 19, a 24 ore da quando i suoi familiari hanno fatto scattare l’allarme. È stato trovato impiccato al ramo di un albero e per lui non c’è stato nulla da fare.
La scoperta
Il corpo del 32enne è stato trovato in località Civita, a due passi dalla storica chiesa di Santa Maria di Civita, una delle cinque pievi romane di cui si ha notizia nel territorio. Il giovane, di professione impiegato, amato e benvoluto da tutti, ha deciso così per la sua vita nonostante l’aiuto e la vicinanza, in un momento di difficoltà, che sia i suoi cari, gli amici e i sanitari gli hanno fornito. Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe far eseguire l’autopsia nei prossimi giorni. Del ragazzo non si avevano più notizie dalle 19 di venerdì, da quando i familiari si sono rivolti alle forze dell’ordine raccontando che il giovane aveva annunciato, intorno alle 10 del mattino, di voler fare un’escursione in montagna. Poi, però, non è rientrato a casa ed è stato lanciato l’allarme.
Una vera e propria task force si è attivata con più di 80 addetti che hanno effettuato senza sosta le ricerche in tutta la zona. Sul posto quattro squadre del Soccorso Speleologico di Ancona del presidente Tarcisio Porto e 60 volontari della protezione civile della Provincia con i cinofili di Jesi e di Perugia, coordinati dal responsabile provinciale Lorenzo Mazzieri.
La task force
I vigili del fuoco di Fabriano hanno perlustrato la zona con i droni di Ancona e L’Aquila. Presenti anche gli specialisti del Tas (Topografia Applicata al Soccorso) di Pesaro. Venerdì notte e ieri mattina, inoltre, aveva sorvolato la zona anche un elicottero dei vigili del fuoco arrivato da Arezzo. Sul posto, ininterrottamente, anche i carabinieri della Compagnia, gli agenti del Commissariato cittadino e i volontari della Protezione civile comunale di Fabriano. La task force non si è mai fermata: per 24 ore ha cercato in ogni dove con la speranza di trovare il giovane vivo, magari caduto a terra e impossibilitato a rialzarsi e senza telefono per chiedere aiuto.
Con il passare delle ore, tale speranza si è affievolita. Nelle prime ore dopo l’allarme si è anche provato a tracciare la posizione del giovane attraverso la triangolazione delle celle telefoniche, ma nulla. Il silenzio, all’ora di cena, ieri, è sceso su Fabriano. «Abbiamo sperato fino all’ultimo» è il messaggio social che su Facebook, per tutta la serata, è stato condiviso tante volte. Molti i messaggi rivolti direttamente al 32enne: «Vola in alto», «Proteggi i tuoi», «ciao ragazzo»