Legge elettorale, motivazioni della
Corte: «Le Camere non cessano»

Lunedì 13 Gennaio 2014
Legge elettorale, motivazioni della Corte: «Le Camere non cessano»
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ROMA - Sono state depositate, dalla Corte Costituzionale, le motivazioni della sentenza che ha bocciato il Porcellum, uscita lo scorso 4 dicembre. La sentenza online sul sito della Consulta.



Il premio di maggioranza previsto dal Porcellum, si legge nella sentenza, «è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione» e può produrre «una distorsione», perchè non impone «il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista». «Il principio fondamentale della continuità dello Stato», «non è un'astrazione e dunque si realizza in concreto attraverso la continuità in particolare dei suoi organi costituzionali: di tutti gli organi costituzionali, a cominciare dal Parlamento» e tale principio prevale.



LE CAMERE NON CESSANO, NO VUOTO DI LEGGE «Le Camere sono organi costituzionalmente necessari ed indefettibili e non possono in alcun momento cessare di esistere o perdere la capacità di deliberare», afferma la Consulta. «È evidente che la decisione che si assume, di annullamento delle norme censurate, avendo modificato in parte la normativa che disciplina le elezioni per la Camera e per il Senato, produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale».



«La normativa che resta in vigore per effetto della dichiarata illegittimità costituzionale» del Porcellum «è 'complessivamente idonea a garantire il rinnovo, in ogni momento, dell'organo costituzionale elettivò, così come richiesto dalla costante giurisprudenza di questa Corte».



LE PREFERENZE «Per quanto riguarda la possibilità per l'elettore di esprimere un voto di preferenza, eventuali apparenti inconvenienti, che comunque non incidono sull'operatività del sistema elettorale», «possono essere risolti mediante l'impiego degli ordinari criteri d'interpretazione» e «mediante interventi normativi secondari».
Le liste bloccate lunghe previste dal Porcellum «rendono la disciplina in esame non comparabile nè con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per parte dei seggi, nè con altri» che prevedono un «numero dei candidati talmente esiguo da garantire l'effettiva conoscibilità degli stessi».



BOCCIATO IL PREMIO DI MAGGIORANZA La Corte Costituzionale boccia il premio di maggioranza previsto dal Porcellum perchè la norma «non è proporzionata» rispetto all'obiettivo perseguito, quale è quello della stabilità del governo del Paese e dell'efficienza dei processi decisionali«.
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 13:00

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