La Corte suprema indiana ha respinto le istanze di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò italiani che chiedevano l'attenuazione delle condizioni della loro libertà provvisoria.
Le richieste respinte Latorre chiedeva una estensione di quattro mesi della sua permanenza in Italia per terminare il percorso terapeutico. Girone invece chiedeva di poter rientrare per tre mesi per trascorrere un periodo, fra cui le festività natalizie, con la famiglia. Il presidente della Corte H.L. Dattu ha sostenuto che la richiesta non poteva essere accettata perché l'inchiesta della morte dei due pescatori «non è finita» e «i capi di accusa non sono stati ancora presentati». «Anche le vittime - ha concluso - hanno i loro diritti».
Ultimo aggiornamento: 21:53
Le richieste respinte Latorre chiedeva una estensione di quattro mesi della sua permanenza in Italia per terminare il percorso terapeutico. Girone invece chiedeva di poter rientrare per tre mesi per trascorrere un periodo, fra cui le festività natalizie, con la famiglia. Il presidente della Corte H.L. Dattu ha sostenuto che la richiesta non poteva essere accettata perché l'inchiesta della morte dei due pescatori «non è finita» e «i capi di accusa non sono stati ancora presentati». «Anche le vittime - ha concluso - hanno i loro diritti».