Terremoto, cosa succede in Emilia Romagna? Lo sciame sismico e la faglia del Monte Bosso. «L'Appennino si sta spostando»

Poco prima delle 12:00 di oggi (15 febbraio) si è registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 con epicentro a Langhirano

Giovedì 15 Febbraio 2024
Altra scossa di terremoto sull'Appennino emiliano, sciame sismico va avanti da oltre una settimana: cosa sta succedendo?

Non si ferma lo sciame sismico sull'Appennino: poco prima delle 12:00 di oggi (15 febbraio) si è registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 con epicentro a Langhirano, in provincia di Parma. Lo sciame sismico va avanti nella zona da oltre una settimana, destando la preoccupazione di buona parte della popolazione. Basti pensare che nella giornata di lunedì (12 febbraio) sono state rilevate ben 5 scosse, tutte di lieve entità.

Lo sciame 

Sono state effettivamente tante, più di 70, le scosse che si sono verificate nel Parmense, nella zona compresa tra Langhirano, Calestano e Frassinoro.

Poche di queste, tra cui quella di oggi (15 febbraio), hanno superato i tre gradi di magnitudo, risultando dunque percepibili da gran parte della gente del luogo.

Sulla questione è intervenuto, sulle pagine de il Resto del Carlino, Paride Antolini, presidente dell'Ordine dei geologi dell'Emilia Romagna, che ha spiegato: «Tutti questi eventi sismici si posizionano intorno ad una faglia conosciuta: la faglia del Monte Bosso. Si tratta di una faglia inversa, legata a un movimento dell’Appennino verso nord-est».

L'Appennino che si muove

Questi continui terremoti sono legati al movimento che l'Appennino compie ogni anno, spostandosi di circa 1-2 millimetri verso nord-est. Il movimento sarebbe dovuto ad uno «scollamento delle strutture tettoniche in profondità», spiega l'esperto.

La durata

È difficile, visto l'andamento irregolare, dire quanto questo sciame possa durare. Queste genere di eventi, solitamente, va via via scemando, ma è inutile fare previsioni. «Statisticamente, lo sciame termina dopo alcuni giorni. Più l’evento sismico è forte e più a lungo può durare lo sciame: anche diverse settimane», afferma il presidente Antolini.

Le preoccupazioni

Lo sciame è diventato ormai un incubo per gli abitanti del luogo, anche perchè Parma è considerata una zona a pericolosità media e dunque non si è poi così tanto abituati e questi continui scuotimenti. L'area a maggiore pericolosità della regione è la Romagna, dove le scosse sono certamente molto più attese. Interpellato sulla necessità o meno di preoccuparsi, Antolini ha affermato: «Come sappiamo è impossibile prevedere i terremoti. Non sappiamo mai se un determinato sciame sismico possa sfociare in un evento più importante».

In via precauzionale, sono stati attivati due centri di accoglienza per chi preferisse dormire fuori casa, per un totale di 50 letti, uno a Langhirano e uno a Calestano, negli spogliatoi della nuova palestra comunale. È pronto e disponbile, inoltre, il modulo di assistenza alla popolazione che conta altri 250 posti letto, in caso di necessità.

 

Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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