È entrato in servizio nelle forze armate russe il missile balistico intercontinentale imbarcato Bulava. Lo ha riferito l'agenzia Tass, citando il capo progettista dell'Istituto di Tecnologia Termica di Mosca, Yuri Solomonov. Secondo la Tass, il missile balistico a combustibile solido ha un'autonomia di volo di oltre 9mila chilometri e può trasportare da 6 a 10 testate con una capacità di 100-150 kilotoni ciascuna. Il vettore a pieno carico pesa circa 37 tonnellate. Il Bulava era stato testato «con successo» lo scorso novembre, come riferito dal ministero della Difesa russo. Allora era stato lanciato dal sottomarino a propulsione nucleare Imperatore Alessandro III nel Mar Bianco, al largo della costa nordoccidentale, verso la penisola russa della Kamchatka. «Il 7 maggio di quest'anno è stato firmato un decreto sull'accettazione del sistema missilistico Bulava per il servizio», ha detto Solomonov alla Tass.
Cos'è il missile balistico Bulava
L'R-30 Bulava, messo a punto dagli ingegneri dell'Istituto di tecnologia termina di Mosca, è l'erede dei missili balistici intercontinentali Tpol-M: si tratta di un missile balistico lanciato da un sottomarino. È conosciuto con il nome di RSM-56 Bulava e i codici NATO SS-NX-30 e SS-N-32: i primi test dimostrativi di questo nuovo tipo di missile risalgono al 2004. I missili R-30 Bulava sono caratterizzati da tre stadi – i primi due a propellente solido e l'ultimo a propellente liquido – e sono stati progettati anche per il lancio da sommergibili di classe Typhoon.
I test
Lo scorso 5 novembre, la Russia ha completato con successo il lancio di prova del missile balistico Bulava. «Il nuovo incrociatore missilistico strategico sottomarino a propulsione nucleare Imperator Alexander III ha lanciato con successo il missile balistico intercontinentale Bulava dal Mar Bianco al campo di combattimento Kura nella penisola di Kamchatka.