Chernobyl è tagliata di nuovo fuori dalla rete elettrica.
Centrali e bombe atomiche: la differenza
Le centrali nucleari e i «reattori nucleari pacifici non sono delle bombe atomiche, non possono per loro natura diventare bombe atomiche, per capirci non si può accendere un fiammifero nell'acqua. Quando gli italiani sentono 'nucleare' pensano alla bomba atomica. No. Nucleare significa semplicemente che viene dal nucleo. La bomba atomica o bomba H non ha niente a che vedere con una centrale di energia nucleare. Il 'padrone di casà della bomba atomica è l'uranio 235, quello delle centrali è il 238 e fanno due cose diverse». A chiarirlo all'AdnKronos è Gianfranco Pipitone, fisico nucleare, ex funzionario Euratom.
Le conseguenze di una esplosione
«L'esplosione di una bomba nucleare ha una conseguenza devastante, come è accaduto a Hiroshima o Nagasaki - continua - anzi oggi sarebbe anche peggio perché gli ordigni di oggi sono ancora più micidiali e dannosi. A Chernobyl, anche se un missile prendesse in pieno il cuore del reattore, al massimo si potrebbe verificare una forma di contaminazione. Cosa gravissima ma che non ha niente a che fare con il rischio della bomba nucleare. Le bombe atomiche sono armi di distruzione di massa con effetti terribili accanto ai quali c'è anche la contaminazione».
Le centrali nucleari
Le centrali nucleari, spiega ancora, «provocano un irraggiamento nel cuore del reattore, che non è altro che una sorta di caldaia, e nell'irraggiare i materiali all'interno del reattore, tra cui acqua, diventano a loro volta irraggianti e radioattivi e possono contaminare l'ambiente esterno. Insomma, i rischi di una centrale sono legati alla contaminazione. Ma finché questo sistema è integro funziona senza nessun problema. C'è da tenere presente che in 50 anni in Francia ne hanno fatti 52 di reattori e nessuno ha perso una sola goccia».