«La Nato schiera 100mila soldati in Polonia», rischio escalation con Mosca: la Response Force è pronta alla guerra

«Abbiamo rafforzato in modo significativo la nostra posizione sul fianco orientale, anche con jet alleati per proteggere i cieli polacchi», hanno fatto sapere fonti dell'Alleanza

Martedì 26 Marzo 2024
«La Nato schiera 100mila soldati in Polonia», rischio escalation con Mosca: la Response Force è pronta alla guerra

La Russia moltiplica gli attacchi contro l'Ucraina e sfiora la frontiera occidentale rischiando di sconfinare di nuovo verso il territorio Nato. Il missile da crociera russo che domenica ha violato lo spazio aereo della Polonia per 39 secondi, facendo preoccupare e infuriare Varsavia, ha innalzato ancora una volta l'allerta dell'Allenza. Una situazione già molto tesa che giocherà un ruolo significativo, se non cruciale, nel fragile equilibrio militare che si è creato con Mosca. La Nato dispone di 300.000 soldati in massima allerta pronti a schierarsi in Polonia in caso di guerra. Lo ha affermato il capo di stato maggiore polacco Karol Dymanowski. E, stando alle ultime informazioni, 100mila truppe sono già nel territorio. Queste fanno parte della «Response Force» (NRF), un'unità speciale multinazionale, altamente addestrata e tecnologicamente avanzata, composta da contingenti terrestri, aerei, marittimi e Forze per operazioni speciali (SOF) che l'Alleanza può dislocare ovunque sia necessario.

Queste truppe, sopite prima dello scoppio della conflitto in Ucraina, sono diventate parte integrante della strategia difensiva condivisa anche da Finlandia e Svezia.

Il fronte Est

«Abbiamo rafforzato in modo significativo la nostra posizione sul fianco orientale, anche con jet alleati per proteggere i cieli polacchi», hanno fatto sapere fonti dell'Alleanza. Convocato dal ministero degli Esteri polacco per chiedere spiegazioni, l'ambasciatore russo Serghei Andreyev ha però ignorato «l'invito» delle autorità del Paese ospite e «non si è presentato». Uno schiaffo diplomatico, o peggio, un avvertimento di Mosca che ha deciso di non ascoltare le rimostranze della Nato, soffiando sul fuoco di un equilibrio sempre più precario sull'orlo di una guerra diretta. «Il sostegno della Nato alla Polonia è di ferro», ha assicurato anche la Casa Bianca dopo la notizia dell'incursione del missile. «Siamo in stretto contatto con le autorità polacche», ha poi riferito il Dipartimento di Stato, ribadendo «l'impegno nei confronti della Nato e nella difesa degli alleati».

Missili ipersonici della Russia: ecco Zircon e Kinzhal, le armi di Putin usate in Ucraina

Venti di guerra

Sempre più preoccupati dai venti di guerra, i Paesi baltici invitano a non lasciar correre le provocazioni russe: «Dobbiamo cambiare atteggiamento e mandare un messaggio molto chiaro alla Russia. Se missili o droni dovessero entrare nel territorio della Nato, verranno abbattuti», ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, mentre i presidenti di Lettonia ed Estonia, Edgars Rinkēvičs e Alar Karis, hanno esortato, in un'intervista al Financial Times, gli altri Paesi europei a fare di più per prepararsi a un eventuale confronto armato con la Russia, esaminando ogni aspetto, dalla leva a un aumento significativo delle spese militari.

 

L'escalation

Intanto Mosca continua ad alzare il tiro in Ucraina, non solo contro le linee nemiche e le infrastrutture energetiche, ma prendendo di mira i centri cittadini con armi potentissime, costringendo i civili a correre al riparo dei rifugi. L'attacco a Kiev con i famigerati Zircon - per la seconda volta dopo un primo episodio il 7 febbraio - dimostra che «l'Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea che garantiscano sicurezza alle nostre città e salvino vite umane. Dobbiamo porre fine a questo terrore», è tornato a chiedere il presidente Volodymyr Zelensky. In particolare - gli ha fatto eco il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba - servono «sistemi Patriot e missili in grado di respingere qualsiasi attacco russo». Anche l'ambasciatrice Usa a Kiev, Bridget Brink, ha esortato il Congresso a sbloccare e accelerare l'invio di nuovi aiuti all'Ucraina: «La Russia sta attaccando con missili ipersonici. Negli ultimi 5 giorni, ha lanciato centinaia di missili e droni contro un Paese sovrano. L'Ucraina - ha incalzato su X - ha bisogno del nostro aiuto ora. Non c'è un momento da perdere».

Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA