Tende firmate Abba nel nuovo grattacielo della JP Morgan

Sabato 23 Marzo 2024 di Mattia Zanardo
Uno degli elementi delle speciali tende realizzate a Maserada

MASERADA - Serviranno seimila tende per schermare le vetrate dei 57 piani del nuovo quartier generale della JP Morgan di New York. E saranno "made in Treviso": a realizzarle, infatti, sarà la Abba di Maserada sul Piave, azienda specializzata in protezioni solari e tendaggi tecnici. La nuova sede di una delle maggiori banche d'affari del mondo ha suscitato clamore anche per gli standard della Grande Mela. Per il progettista: lo studio Norman Foster e partners, una delle archistar più note. Per la collocazione prestigiosissima: al 270 di Park Avenue, in piena Manhattan. E, naturalmente, per il progetto in sé: un grattacielo di 423 metri, in grado di accogliere fino a 14mila persone in 232mila metri quadrati di spazi modulari, per adattarsi alle modalità variabili del lavoro contemporaneo.

LA STRUTTURA

Un'operazione da oltre 3 miliardi di dollari complessivi. Il cantiere è già a buon punto: la conclusione è prevista entro il 2025. All'ultimo piano ospiterà un auditorium con viste spettacolari sulla città, mentre ai primi livelli troveranno posto diversi ristoranti. All'interno aree fitness, palestre, sale per praticare yoga, ambulatori medici e di fisioterapia, locali riservati a mamme e neonati, spazi per preghiera e meditazione, all'esterno numerose terrazze e aree verdi. Grande attenzione è stata posta al benessere degli occupanti e alla sostenibilità, tanto da essere già stata definita la più grande torre a emissioni zero di New York City: per il suo funzionamento impiegherà esclusivamente energia idroelettrica, sensori e programmi di Intelligenza artificiale ridurranno al minimo i consumi, ci saranno impianti di riciclo dell'acqua e filtrazione dell'aria. Nel sistema si inseriscono le stesse protezioni solari, collegate a dispositivi di regolazione automatica per sfruttare al meglio la luce solare, garantendo risparmio energetico e comfort. Com'è facile comprendere, non si tratta di semplici "tende", ma di sofisticati prodotti creati su misura, in stretta sinergia con i progettisti. Il valore della commessa per Abba si aggira intorno ai 20 milioni di dollari.

L’IMPRESA

Fondata nel 1978, l'impresa trevigiana, una quarantina di addetti, si è imposta come uno dei leader del settore, grazie alla combinazione di artigianalità e innovazione tecnica. Non a caso, realizza il 70% del business all'estero e vanta tra le sue referenze dall'Apple Campus a Cupertino (l'avveniristico immobile a forma circolare) al Cern di Ginevra, dalla libreria di Dortmund alla "Tour Triangle" (terzo edificio più alto di Parigi), alla Torre Unipol di Milano, a immobili a Dubai, Abu Dhabi, Tiblisi, Baku, Shanghai, Nairobi, oltre che in mezza Europa e negli Usa. «Negli anni abbiamo stabilito rapporti di conoscenza e collaborazione con architetti di livello mondiale, a partire proprio da Norman Foster, con cui abbiamo lavorato, ad esempio, per la sede Apple - spiega il fondatore e titolare Adriano Torresan - Per queste opere, si affidano a ditte in grado di sviluppare soluzioni per tradurre in concreto le loro idee progettuali». Altrettanto complessa, la parte relativa al contratto di fornitura, curata per conto dell'azienda dall'avvocato trevigiano Valentino Paternostro e che ha dovuto considerare le innumerevoli evenienze contemplate in simili casi dagli appalti americani: «Abbiamo seguito tutta la trattativa e la stesura normativa degli accordi con il committente, grazie anche ai nostri partner statunitensi - conferma il legale - Sono stati necessari più di sei mesi di lavoro e interlocuzioni, ma siamo giunti alla stipula con successo».

Ultimo aggiornamento: 08:45

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