II lupo torna sul Telva e sbrana le carcasse della razzia precedente

Martedì 20 Ottobre 2020 di Eleonora Scarton
II lupo torna sul Telva e sbrana le carcasse della razzia precedente
1

FELTRE - Il lupo torna, sbrana una pecora, e finisce il lavoro iniziato nei giorni scorsi, dilaniando la carcassa degli animali che aveva ucciso la scorsa settimana. “È davvero un delitto assistere ad una mattanza di questo tipo.

Ho deciso di vendere tutte le pecore” afferma Teddy Bonan.

LA PREDAZIONE

Nella notte tra giovedì e venerdì il grande predatore ha preso di mira l’azienda agricola di Teddy Bonan, sulle pendici del Monte Telva, alle porte della città di Feltre. Il giovane, che quella dell’allevatore è la sua professione, alleva un centinaio di bovini e tiene circa 25 pecore per la manutenzione del territorio circostante la stalla, che conta alcuni punti un po’ impervi. Si tratta di un ragazzo giovane, appassionato, che ha deciso di investire sulla sua terra ma che ama anche il territorio e che cerca di tenerlo in ordine e curato. Nella notte tra giovedì e venerdì scorso il sogno si è infranto. Un branco di lupi ha agito tra le 2 e le 3 di notte, sbranando tre pecore e mettendone in fuga cinque; una di queste è stata trovata lungo la Feltrina e rinchiusa dalle forze dell’ordine nel centralissimo parco della Rimembranza dove il proprietario è andato a recuperarla. Gli animali, come confermato dall’allevatore, erano all’interno di un recinto elettrificato antilupo. Questo non ha però fatto desistere i lupi nell’entrare e compiere la mattanza. IL NUOVO ATTACCO La notte scorsa il lupo è tornato. Questa volta si è spinto oltre, andando sul selciato esterno alla stalla, dove l’allevatore tiene anche i vitellini. Il pasto del grande predatore è stato quello di consumare le carcasse delle povere pecore sbranate la scorsa settimane che erano state messe in un angolo in attesa dello smaltimento. Inoltre ha sbranato un’ulteriore pecora. Il suo passaggio è testimoniato anche dalle impronte lasciate nel terreno, che mettono in luce anche la grandezza dell’esemplare passato. Non resta che l’amarezza, la rabbia ma anche la preoccupazione, non solo perché il lupo si è avvicinato così tanto alla città ed alle abitazioni, ma anche alla stalla dove Bonan tiene i bovini. “Per salvaguardare le pecore le avevo messe vicino alla stalla, sempre dentro al recinto, ma questo non è bastato – sottolinea Bonan -. Hanno attaccato ancora. Per non rivedere più scene del genere ho deciso di venderle. È chiaro però che ora viviamo nel terrore perché i prossimi ad essere attaccati potrebbero essere i vitellini”. Ed è chiaro che, per una persona che vive della rendita dei bovini, questo diventa un problema non di poco conto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci