STANGHELLA - I vicini di casa conoscono abbastanza bene la famiglia marocchina di Mohamed o Aisha che vive al 103 di via Canaletta inferiore. Qualcuno di loro rimaneva incantato a vedere i loro figli, belli come il sole, giocare con gli altri amichetti nel giardino. Quando hanno sentito le urla disperate di richiamo dei genitori della piccola Yakout tutti, nei dintorni, si sono allarmati. Qualcuno ha anche cercato di aiutare le due coppie, terrorizzate dalla scomparsa della bimba. E quando i pompieri hanno ritrovato il corpo della piccola, per tutti è stato un dolore enorme. «Era tutto il pomeriggio che vedevamo i bambini giocare. Questi che abitano qui ne hanno due, i loro amici che sono arrivati oggi - racconta una vicina di casa - ne avevano altri due, la bambina e un neonato che stava in braccio alla mamma. Erano una gioia per gli occhi, anche perché ormai non si vedono più tanti bambini giocare come si faceva una volta. Stanno sempre al cellulare o al tablet. Poi mentre ero in casa ho iniziato a sentire le voci che chiamavano la piccola. Pensavo che stessero giocando con lei, ma poi sono diventate troppo insistenti e così sono uscita per vedere che era successo. La cercavano disperatamente». Qualcuno ha tentato di dar loro una mano per cercarla, ma poi è arrivata la notizia devastante del ritrovamento del suo corpo. Lo strazio della madre ha fatto venire la pelle d'oca a tutti coloro che hanno sentito il suo grido disperato appena appresa la notizia.
Un sorriso così bello
D'altro canto per gli Affane quella bambina era tutto il loro futuro. Yakout era nata dopo tanto tempo che papà Abdelhakim Affane e mamma erano sposati. Aveva portato tanta felicità alla coppia. La piccola aveva qualche piccolo problema di salute, ma era seguita con grande amore e attenzione dalla famiglia. La coppia, che di recente era stata allietata dall'arrivo di un altro bebé, vive in via Terraglio a Mestre, in un grande condominio dove i rapporti sono molto superficiali tra vicini.