Arresto cardiaco a scuola: il 14enne esce dal coma. Il papà: «Un miracolo»

Martedì 12 Novembre 2019
Arresto cardiaco a scuola: il 14enne esce dal coma. Il papà: «Un miracolo»
ESTE (PADOVA) - «Nostro figlio si è svegliato dal coma farmacologico. I medici sono stupefatti. Dicono che è quasi un miracolo grazie anche all'intervento del personale della scuola». Non riesce a trattenere la sua gioia, nel pronunciare queste parole, il papà dello studente quattordicenne dell'Istituto Euganeo di Este, che la settimana scorsa ha avuto un arresto cardiaco mentre faceva ginnastica nella palestra della scuola, durante le ore di Educazione fisica. A salvargli la vita, è stato il suo professore Massimo Donato, che assieme a un collaboratore scolastico, anche lui esperto di primo soccorso, gli ha praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca in attesa dei medici del Suem, che poi l'hanno rianimato oltre un'ora. «Massimo è l'angelo custode di nostro figlio. Tutti ce l'hanno detto. Senza di lui ora non saremmo qui a dire che il mio ragazzo ha riaperto gli occhi» spiega il padre. 
 
LE CONDIZIONII medici hanno iniziato a risvegliare dal coma farmacologico il quattordicenne, con il timore che, però, il giovane non rispondesse nella maniera sperata. «Invece ha aperto gli occhi già domenica pomeriggio e ha iniziato a rispondere questa mattina (ieri, ndr). La strada sarà ancora molto lunga, ma i medici sono davvero stupefatti, in positivo. Non si aspettavano nemmeno loro una ripresa del genere» spiega il genitore del ragazzo, camminando su e giù per il corridoio della Cardiochirurgia pediatrica dell'istituto Gallucci di Padova dov'è ricoverato il figlio. Un reparto da dove il papà e la mamma dello studente praticamente non si allontanano da una settimana, sempre al capezzale del ragazzino che ieri, finalmente, ha iniziato a interagire, dimostrando che l'arresto cardiaco non ha causato danni, come confermato anche dagli esami. Al loro fianco anche ildirgente della scuola Roberto Zanrè. 
«La prima cosa che ci ha detto - racconta il padre - è che aveva sete. Poi ci ha domandato cosa fosse successo. E noi gliel'abbiamo detto senza tanti giri di parole. Nostro figlio si è rivelato tosto e non c'era motivo di mentirgli».
LA SALUTE«Serviranno ancora giorni perché nostro figlio riprenda completamente la sua lucidità, ma da come reagisce, non ci sono segni che possano lasciar pensare che l'arresto cardiaco abbia avuto delle ripercussioni - continua il genitore che non riesce a contenere l'emozione a questa notizia - Stiamo ancora facendo molti accertamenti per cercare cos'abbia scatenato un fatto così grave su un ragazzo sano quale è mio figlio».
Sì perché il quattordicenne non ha mai avuto particolari problemi di salute prima di quel fatidico giorno a scuola. «Nostro figlio - spiega il papà - era controllato scrupolosamente. Anche prima di iniziare a fare nuoto aveva fatto delle visite approfondite. Stava bene». 
In attesa che il giovane torni a casa, gli amici e i compagni di scuola scrivono alla famiglia: «Abbiamo ricevuto un sostegno eccezionale. Dobbiamo ringraziate tutti coloro che ci hanno aiutato in queste ore buie. E specialmente il preside e il professor Donato. Sono ormai diventati parte della nostra famiglia». 
Emozionato Massimo Donato: «Ho appena sentito la voce del mio studente. Tutto bello vispo. Sono commosso, mi tremano quasi le gambe». Anche il preside non riesce a contenere la gioia: «Siamo felice come non mai. Era la notizia che aspettavamo».
Marina Lucchin 
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