Tetto danneggiato dalla grandine, partiti i lavori di copertura alla chiesa di Laghi

La tempesta di luglio ha distrutto molte tegole: vigili del fuoco e protezione civile sono al lavoro

Mercoledì 6 Settembre 2023 di Michelangelo Cecchetto
Lavori alla chiesa

CITTADELLA (PADOVA) - Lavorano anche oggi i vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile di Cittadella per completare la messa in sicurezza della chiesa della parrocchia di San Bernardo Abate a Laghi, frazione divisa a metà tra Cittadella e Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. Particolare l'intervento cominciato ieri mattina, finalizzato alla salvaguardia del bene architettonico storico che ha subito ingenti danni dalla tempesta violentissima del 19 luglio scorso.

La distruzione della grandine

«In chiesa piove dentro perché il tetto non ha la guaina impermeabile - spiega il parroco don Attilio De Battisti, che ieri osservava le minuziose operazioni come pure tanti concittadini, pronto a dare una mano per quanto possibile -. Abbiamo smontato l'organo per evitare che l'acqua lo renda inservibile, la grandine ha distrutto molte tegole come in tanti altri edifici.

Sono state colpite anche le coperture dell'asilo, della casa delle suore, del patronato e di un altro nostro edificio ora in uso all'Ulss 6. C'è l'assicurazione della Diocesi, ma sono da valutare le somme disponibili con i preventivi che abbiamo richiesto. Tutto è stato documentato».

Le operazioni

La stima per le sistemazioni è di 300mila euro. Girando nel paese, sono ancora molte le case con i tetti coperti da teli. La parrocchia ha acquistato tutto il materiale necessario per l'operazione di copertura e ha affittato una cesta aerea in aggiunta a quella utilizzata dai vigili del fuoco. A operare una squadra del distaccamento di Cittadella e i colleghi del comando provinciale di Padova. Presente il capo distaccamento Giancarlo Selmin. Un lavoro sinergico con il Comune: sul posto il sindaco Luca Pierobon e il dirigente ingegnere Emanuele Nichele oltre ai laboriosi volontari cittadellesi diretti dall'ingegnere Claudio Zanetti, coordinatore del Distretto di Protezione civile Alta Padovana e socio dell'associazione cittadina. Un'operazione non semplice, essendo l'edificio elevato e costituito da un corpo centrale e poi da un grande abside con tetto ottagonale. Intervento progettato dal comando provinciale con l'ingegnere Alessandro Borghese e supervisionato durante il passaggio della direzione tra l'ingegnere Cristiano Cusin e l'ingegnere Giuseppe Lomoro. Una sorta di lavoro sartoriale con i pezzi di spesso nylon tagliati a terra in base alle precise misure fornite dai vigili del fuoco in quota che li posizionano via via lavorando con le due ceste in parallelo. Il materiale impermeabile viene bloccato grazie a decine e decine di metri di catena che crea una intelaiatura bloccata lungo i bordi, per mantenere la tensione, da numerosi sacchi di sabbia preparati dai volontari, chiusi all'estremità con moschettoni da roccia per essere agganciati rapidamente agli anelli delle catene. 

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