«Mi dispiace, ho perso la pazienza ma
quei bambini erano dei piccoli vandali»

Mercoledì 7 Novembre 2012 di Lorena Levorato
Il fatto è accaduto in un ristorante di Borgoricco (foto archivio)
PADOVA - Erano incontenibili: facevano il finimondo. vero, ho perso la pazienza, e mi dispiace. Si giustificato cos Nevio Barison, titolare dell’omonima trattoria di Borgoricco, denunciato da alcuni genitori, ospiti del suo locale domenica scorsa, per percosse e maltrattamenti verso i loro figli.



Il fatto risale alle 16.30 quando, al termine di un pranzo di compleanno, alcuni bambini hanno detto ai genitori che il proprietario del ristorante li aveva picchiati. «Chi aveva organizzato il pranzo era un cliente abituale che portava sempre gente nuova - dice il ristoratore -. Mentre i genitori erano seduti a tavola a chiacchierare, i loro figli ne hanno combinate di tutti i colori: si sono lanciati le bustine di zucchero, si sono messi a correre avanti e indietro ostacolando il lavoro dei camerieri, sbattevano le porte».



«Erano incontrollabili e quando li abbiamo ripresi ci hanno insultato e lanciato alcune bustine di zucchero. Allora ho perso la pazienza: è vero, ho dato un calcio al sedere e il classico "scopeoto" a uno dei ragazzini. È stata questione di un attimo e non ci ho più visto. Mi sono scusato, ma ormai la frittata era fatta. Mi dispiace per come sono andate le cose, ma davvero erano talmente maleducati e sfrontati da farmi perdere il controllo».



«Se necessario abbiamo sei testimoni che possono dire come si comportavano quei bambini: erano dei piccoli vandali - aggiunge la moglie - hanno addirittura tirato fuori la cenere dalla stufa a pellet imbrattando tutto il pavimento. Mio marito ha sbagliato perché colpire dei bambini non è giusto, però assicuro che erano delle furie senza controllo». Usciti dal locale, alcuni genitori si sono rivolti ai carabinieri della stazione di Pionca di Vigonza per denunciare l'accaduto. «Sono rimasto senza parole nel sapere che quello che consideravo mio amico ha trattato così mio figlio e i suoi amici - dice il papà di uno dei bambini - Come ho detto al titolare, se i bambini davano fastidio doveva venircelo a dire, e non alzare le mani. Quando gli ho chiesto se avevano fatto danni e che eravamo disposti a pagarli, lui ha negato.



E allora perché li ha picchiati? Sappiamo bene che quando sono in gruppo sono più difficili da tenere a bada, ma doveva dircelo e non colpire con calci e sberle sui nostri figlii. E non è vero che erano da soli, c'era uno di noi lì con loro. In serata ho fatto denuncia ai carabinieri di Pionca per percosse e maltrattamenti. È vero che il giorno dopo mi ha chiamato perché voleva scusarsi, ma io non ne voglio più sapere: vogliamo giustizia per i nostri figli. Da lui non vogliamo un euro».
Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 21:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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