Un tuffo fino a 105 metri di profondità: Antonio Mogavero conquista il record italiano

Mercoledì 14 Giugno 2023 di Iris Rocca
Antonio Mogavero

PADOVA - 13 giugno: Sant'Antonio da Padova. Non poteva trovare modo più profondo per onorare il suo onomastico Antonio Mogavero, classe 1997, padovano dal sangue salentino. Proprio ieri, infatti, l'apneista di Cadoneghe, al quarto giorno della Asian Cup 2023 a Panglao nelle Filippine, ha conquistato il record italiano di Free Immersion portando in superficie il cartellino strappato al piattello a 105 metri di profondità in mare.
In quella che è la settima edizione della più importante competizione di apnea profonda in Asia, tra atleti di alto livello provenienti principalmente dai paesi orientali, Antonio è approdato dopo un inverno di allenamenti facendo spola tra Padova e Bari, dove si è affidato ai consigli di Alessandro Zacheo, allenatore di "Just Apnea". Prima tappa di questo mese e mezzo nelle Filippine sono state le isole di Camotes, San Francisco e Cebu, dove l'Aida Oceanquest Philippines gli è valsa due medaglie d'argento, e poi lo spostamento a Panglao per consacrarsi come l'uomo italiano più profondo nella disciplina dell'immersione libera.
«Un tuffo bellissimo, durato 3 minuti e 17 secondi - ha esordito a caldo dopo aver avuto l'okay dei giudici ai 105 metri conquistati - Un risultato che aspettavo e desideravo da anni, soprattutto dopo aver un po' abbandonato questa disciplina dell'apnea che mi provocava piccole narcosi, rendendo le immersioni lunghe e rischiose». La Free Immersion è, infatti, la specialità dell'apnea in cui l'atleta scende in profondità e risale tirandosi lungo la cima, usando solo le braccia, senza l'ausilio di pinne, monopinna o altri attrezzi.
«Gli ultimi allenamenti profondi di questa specialità risalivano a Roatan nel 2019, nel mar dei Caraibi a largo dell'Honduras, quando chiusi i miei primi 100 metri con un tempo totale di apnea di 4 minuti e 19 secondi: un bel tuffo, ma troppo faticoso, soprattutto mentalmente. Da quando sono qui nelle Filippine, ho deciso di impegnarmi duramente con questo obiettivo e sono riuscito a chiudere i miei tuffi in tempi ragionevoli».
A ripensare al tag impugnato a meno 105 metri, mostrato ai giudici a testimonianza della profondità raggiunta, Antonio Mogavero ripete: «Che emozione e che belle sensazioni durante il tuffo! Il mare qui è favoloso, ricco di vita, un paradiso da tutelare e difendere. È stato bellissimo raggiungere la massima profondità e percepire consapevolmente la possibilità di poter fare molto di più.

Sono sensazioni che per uno sportivo sono importantissime».

IL PALMARES
L'orgoglio più grande è la consacrazione tricolore. «Sono entrato in nazionale giovanissimo, felicissimo di rappresentare il mio Paese. Ora mi sono trovato in questa competizione come unico atleta italiano in gara, a battere una mia stessa prestazione di 96 metri per conquistare un nuovo record italiano assoluto, ovvero il più profondo tra quelli raggiunti dagli italiani in entrambi i circuiti esistenti, Aida e Cmas. Attualmente detengo anche il record assoluto di Constant No Fins, quella che noi italiani chiamiamo rana, dove ho raggiunto i 79 metri di profondità, così ora sono detentore di due record italiani assoluti in due specialità sulle quattro esistenti nell'apnea profonda. Chissà, magari un giorno mi potrebbe piacere provare ad avere prestazioni da record in tutte e quattro le discipline contemporaneamente nel mio palmares».
Intanto ad Antonio restano altri tre giorni di gara, in cui cercare di andare a punteggio per tentare di vincere l'overall. E poi dal 19 al 27 agosto i mondiali di Roatan, con i compagni di squadra. Nel mezzo, il ritorno a casa «dalla mia famiglia, sempre presente nonostante la distanza», un po' in Salento e un po' a Cadoneghe, dove il sindaco Marco Schiesaro si è già congratulato: «Antonio ha superato se stesso! Esprimo vivissime congratulazioni a Mogavero per l'ambizioso quanto incredibile risultato e i miei complimenti a tutti i tecnici, ai preparatori, ai sostenitori e alla sua famiglia. Cadoneghe lo aspetta orgogliosamente: ha un altro campione di cui andare fiera». E Antonio Mogavero ha ancora molto, moltissimo, da dare.
 

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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