Padova. Imbrattarono la statua di Aldo Moro, perquisizioni al centro sociale Levante ex Gramigna

I fatti avvennero il 26 gennaio 2024, a poche ore da una cerimonia in occasione della «Giornata delle Memoria»

Martedì 14 Maggio 2024 di Redazione Web
Padova. Imbrattarono la statua di Aldo Moro, perquisizioni al centro sociale Levante ex Gramigna

PADOVA - Perquisizioni questa mattina, maartedì 14 maggio, da parte della Digos della Questura di Padova a carico di tre appartenenti al centro sociale Levante ex «Gramigna» ed alla stessa sede del movimento dopo l'imbrattamento, il 26 gennaio, della statua di Aldo Moro, della targa in memoria degli uomini della sua scorta uccisi dalle Br e di scritte antisemite.

Le accuse

I provvedimenti sono stati disposti dalla procura di Padova con l'ipotesi di accusa di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, nonché deturpamento ed imbrattamento, vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali, e della Forze Armate.

Statua imbrattata

I fatti avvennero il 26 gennaio 2024, a poche ore da una cerimonia in occasione della «Giornata delle Memoria» fissata al Centro Culturale San Gaetano. Una 'volante', alle 6 del mattino, si accorse che era stato appunto imbrattato con la vernice rossa il volto della statua dello statista e la targa con i nomi dei cinque agenti della scorta. Inoltre erano state fatte numerose scritte contro Israele ed inneggianti all'intifada, sulle mura del palazzo storico ospitante il Centro Culturale San Gaetano.

La Digos riuscì ad individuare i presunti autori, due uomini ed una donna militanti del Circolo Proletario Comunista «Levante» (ex Gramigna). Sono in corso indagini anche riguardo ad altre analoghe e recenti scritte. 

«Ringrazio il questore Odorisio, le donne e gli uomini della questura, e in particolare della Digos, e la Procura di Padova per l’operazione, il cui obiettivo è individuare i responsabili di alcuni gesti ignobili, che si sono ripetuti negli ultimi mesi in città. Fra questi il vile imbrattamento, avvenuto il 26 gennaio scorso, della statua di Aldo Moro, e della targa con i nomi dei cinque agenti della scorta, Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi, uccisi a Roma dalle Brigate Rosse». Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Giustizia, senatore Andrea Ostellari. «Padova non vuole tornare agli anni bui della violenza politica, che ha insanguinato le strade della nostra città. Mi auguro che le perquisizioni in corso consentano di fare piena luce e assicurare i colpevoli alle loro responsabilità».

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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