ALTA PADOVANA - «Ciao, sono in possesso di un video hard dove viene ripresa tua sorella». Quel filmino a luci rosse è costato a un cinquantenne titolare di un centro di assistenza per la telefonia mobile, un’accusa per appropriazione indebita e la conseguente richiesta del pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, di rinvio a giudizio.
Il fatto
Nel 2021 una donna di 40 anni, residente in un comune dell’Alta Padovana, ha portato il suo smartphone in un centro di assistenza. La cliente voleva ripulire la memoria del suo cellulare. Il titolare ha preso in consegna il telefono e invece di eliminare in blocco i file indicati dalla cliente ha iniziato a guardarli. Soprattutto i video, fino a quando si è imbattuto in un filmato dove la proprietaria del telefono, insieme al suo compagno, veniva ripresa mentre consumava un rapporto sessuale.