Ylenia Valentini, organizzatrice di eventi automobilistici: «Donne e motori? Così combatto le discriminazioni»

Martedì 16 Aprile 2024 di Riccardo Magagna
Ylenia Valentini

PADOVA - Nel mondo dei motori, tradizionalmente appannaggio degli uomini, stanno emergendo sempre più figure femminili che stanno spezzando, con grinta e determinazione, le catene della tradizione maschile. Una di queste è la padovana Ylenia Valentini, che nel 2022 è diventata una delle prime donne in Italia a organizzare raduni di automobili d’epoca e sportive nel mondo del Motorsport. La passione per i motori scorre nelle vene di Ylenia, da sempre affascinata da questo mondo che sta sempre di più aprendo le porte anche alle donne.


Quando è sbocciata questa passione per i motori?
«Il fascino per i motori mi accompagna fin da piccola.

All’asilo giocavo già con la Playstation ai videogiochi di rally. Mio cugino, inoltre, era un meccanico e guardarlo mentre sistemava le auto dei miei genitori mi appassionava, gli facevo moltissime domande. Purtroppo nel 2016 mio cugino, che si chiamava Diego, è mancato. È questo l’anno in cui entro nel mondo dei motori, un po’ anche per provare a mantenere viva la passione che aveva Diego».


Quali sono stati i primi passi?
«Quello stesso anno decisi di andare a un evento di Motor Show qui a Padova e lì si è consolidata ancora di più la mia passione, soprattutto per il rally. Poi ho conosciuto il mio compagno Andrea Trombetta, anche lui meccanico e preparatore di auto. Nel 2018 abbiamo comprato una Bmw E30 del 1988 e abbiamo iniziato a sistemarla insieme. Questi sono i primi passi che ho mosso nel mondo dei motori e ognuno di questi mi ha sempre ricordato mio cugino. Dal 2018 al 2022 decisi di accantonare questa mia passione perché io e Andrea ci siamo cimentati in altro. Dopo questo stop però la voglia di ricominciare era tanta e per questo è nato il “Soco Motor Fest”, il mio primo evento di motori».


Cos’è il “Soco Motor Fest”?
 «Si tratta di un evento di motori organizzato all’Antica fiera del soco che si tiene ogni anno a Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza. Tutto è iniziato a settembre del 2022 quando ho ideato e organizzato questo evento che fino a quel momento non era mai esistito. Fin da subito c’è stata una grande partecipazione di auto storiche, sportive e Motorsport con sfilata ed entrata pubblica gratuita».


Visto il successo replicherete anche quest’anno?
«Certo, con la terza edizione. Abbiamo avuto anche l’onore di avere ospiti di calibro mondiale del Motorsport come Miki Biasion, Lucky Battistolli, Alberto Tiso. Questo evento è nato dalla passione che brucia dentro di me per i motori e dalla voglia di trasmetterla a più gente possibile. Fin da piccola ho avuto la possibilità di conoscere da vicino la Fiera del soco dato che mio nonno, mancato anche lui nel 2016, ha sempre aiutato nell’organizzazione della manifestazione. Non è un caso che il “Soco Motor Fest” sia nato proprio lungo la via dove i nonni abitavano».


È mai stata discriminata in quanto donna in un mondo come quello dei motori che è prevalentemente maschile?
«Fin dall’inizio. Ci sono state persone che senza nemmeno aver visto ciò che sapevo fare mi hanno discriminata e rivolto molte critiche, dicendomi addirittura che dovevo stare in cucina a lavare i piatti. Nel 2017 partecipai a un campionato amatoriale di guida in pista a Venezia: su 40 partecipanti ero l’unica donna. Mi hanno fatto correre per ultima e non mi hanno fatta partecipare alla competizione vera e propria, pur avendo pagato la quota di iscrizione. La beffa è stato il fatto che mi hanno comunque consegnato la coppa di  partecipazione, come se facessi pena dato che ero l’unica donna. Mi sono sentita molto esclusa».


E nel campo degli eventi?
«Le difficoltà, seppur in modo minore, ci sono state anche nell’organizzare eventi. Soprattutto all’inizio ho dovuto subito dimostrare la mia professionalità e ho avuto difficoltà a trovare degli sponsor. Oggi voglio essere la dimostrazione che la donna nel mondo dei motori può essere molto altro. In Italia sono l’unica che organizza degli eventi di questo tipo dall’inizio alla fine, senza l'aiuto di agenzie».


Nonostante questi periodi difficili cosa l’ha spinta a non mollare?
«La mia passione mi ha portato a resistere a tutte queste difficoltà. Essere ripagati anche solo con dei semplici grazie alla fine di ogni evento mi riempie di grande soddisfazione. Oggi, che ricevo molte proposte di collaborazione, mi si riempie il cuore d’orgoglio per non aver mai mollato. Grande merito va anche al mio compagno Andrea che mi ha sempre sostenuto».


Ha un sogno nel cassetto?
«Continuare a fare della mia passione un lavoro. Ogni giorno è un giorno nuovo. Se non dovessi riuscire a vivere della mia passione, vorrei poter comunque vivere delle bellissime esperienze. Ogni cosa che faccio la faccio per il meglio e cercherò sempre nella mia vita di fare qualcosa di diverso, che gli altri non hanno ancora fatto».
 

Ultimo aggiornamento: 20:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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