Bike sharing a Pordenone, progetto da 490mila euro mai decollato. Il servizio è utilizzato da 32 persone

Sono i numeri che emergono dal controllo di gestione della mobilità sostenibile

Mercoledì 15 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Bike sharing a Pordenone, progetto da 490mila euro mai decollato. Il servizio è utilizzato da 32 persone

PORDENONE - Due sono le cose: o è sbagliato il conto che è stato scritto sul referto di controllo di gestione 2023 dei servizi comunali, oppure il servizio di bike sharing in città non solo ha dei grossi problemi, ma serve a poco o nulla.

Vista la correttezza che questa amministrazione ha sempre mostrato nei conti e nell'approntare i documenti legati al bilancio, viene da pensare che la seconda ipotesi sia quella corretta. In pratica il servizio di bike sharing è stato un disastro. E lo confermano i numeri che sono sempre molto più indicativi di mille parole.


I NUMERI

Vediamoli, allora, questi numeri che sono scritti nero su bianco sul referto al capitolo che riguarda la Mobilità urbana e la viabilità. Dunque, diamo subito l'ultima cifra, quella più recente: le biciclette che oggi sono in città a disposizione del servizio di bike sharing sono in tutto 50. Poco, verrebbe da dire a fronte del fatto che Pordenone è comunque una città dove in bici si arriva ovunque. Sarebbe, allora da aggiungere che il Comune avrebbe potuto fare molto di più negli anni per potenziare il servizio e quel numero. In realtà il pensiero si blocca subito guardando un altro numero che è fondamentale: gli utenti registrati al servizio. Udite, udite: alla fine del 2023 sono la bellezza di 32. Una miseria che più miseria non si può. Perché così pochi? Bella domanda verrebbe da dire, ma poi guardando i numeri negli anni precedenti si capisce che il servizio a Pordenone non è mai stato amato. Nel 2020, infatti, gli utenti iscritti sono stati 15, saliti a 27 nel 2021, saliti ancora a 35 l'anno dopo per poi tornare a scendere a 32 lo scorso anno. Una desolazione.


LA TIPOLOGIA

È pur vero che le biciclette gialle non erano certo all'avanguardia e non invogliavano di sicuro a prenderle per una pedalata, così come quelle attuali che per la verità non sono gran che migliori. È anche vero che all'inizio il sistema telematico non consentiva di prendere una bici da una rastrelliera per poi lasciarla ad un'altra in una zona diversa della città, ma era necessario tornare alla partenza (ora il sistema è più evoluto), ma è altrettanto vero che il servizio non è mai stato particolarmente curato, così come non ci sono biciclette a pedalata assistita che oramai vanno per la maggiore nei servizi di bike sharing. In attesa di vedere se l'amministrazione comunale deciderà di investire su questo servizio che è uno dei capisaldi della mobilità sostenibile, anche a fronte dell'opera che sarà realizzata nell'ex Battirame proprio a servizio delle due ruote, resta da capire quanto ha investito il Comune nel servizio delle bici a noleggio.


L'INVESTIMENTO

Difficile andare a cercare negli anni, posta per posta di bilancio quanti sono stati i soldi messi a disposizione, ma un dato balza subito agli occhi leggendo il programma di incentivazione della mobilità sostenibile urbana. Beh, la cifra, a fronte dei risultati ottenuti, è spropositata: 490 mila euro. A voler essere spregiudicati nei giudizi verrebbe da dire che ogni bicicletta a noleggio è costata, seppur diluita nel tempo, circa 9mila e 800 euro. Di più. Ogni utilizzatore del bike sharing a Pordenone è costato alla collettività 15 mila e 300 euro a testa. Dopo lo stupore un attimo di riflessione.


I COSTI

Archiviato lo stupore e fatta la riflessione, ovviamente nessuno vuole essere spregiudicato e quindi c'è da aggiungere che di quei 490 mila euro del programma di incentivazione della mobilità urbana, non certo tutti sono stati spesi per le bici a noleggio, ma anche per fare alcune opere a supporto della sicurezza di chi utilizza la bicicletta in città. Quei soldi, comunque, all'origine erano 400 mila ed erano stati erogati dal Ministero per realizzare "L'area di sharing mobility nei pressi della stazione". In pratica è stata pulita tutta la zona da quel deposito a cielo aperto di rottami che c'erano, create le pesiline nuove, comperate le biciclette e le rastrelliere. Ultimamente ne sono state acquistate altre 14. Novantamila mila euro li ha messi il Comune.

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