Droga a scuola, lezioni in classe e telecamere. A Fiume Veneto e Maniago parte il progetto pilota

Il prefetto "dirotta" i fondi per telecamere e iniziative. Si parte da Fiume Veneto e Maniago: firmato il protocollo

Martedì 19 Marzo 2024 di Sara Paolin
Droga a scuola, lezioni in classe e telecamere. A Fiume Veneto e Maniago parte il progetto pilota

PORDENONE - Un contributo per limitare con la speranza di fermare del tutto lo spaccio e l'utilizzo di sostanze stupefacenti. Il prefetto, Natalino Domenico Manno, il sindaco di Fiume Veneto, Jessica Canton, e il sindaco di Maniago, Umberto Scarabello, si sono riuniti in Prefettura a Pordenone per sottoscrivere l'accordo che concederà circa 12.000 euro a ciascun Comune per favorire la formazione e l'informazione in merito alla piaga che si diffonde sempre di più tra giovani e giovanissimi.


I DETTAGLI
«Abbiamo ricevuto una circolare da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze con l'individuazione dei due Comuni scelti in base a dei criteri e alla popolazione. Così, abbiamo sensibilizzato i due sindaci affinché presentassero queste progettualità molto importanti. Questi progetti, infatti, mirano a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, ma, soprattutto, a promuovere una cultura della legalità. Sono previste anche delle campagne di formazione e di informazione dei ragazzi su questo tema che, purtroppo, è molto sentito, in quanto si tratta di un fenomeno in continua crescita. Abbiamo sottoscritto il protocollo e con oggi possiamo dare avvio alle iniziative previste dai due Comuni», dice il prefetto Manno.
Poi prende la parola Jessica Canton, che illustra il tipo di progetto pensato per il Comune di Fiume Veneto: «Abbiamo ipotizzato un piano che contenga diverse iniziative, anche perché il contributo è di una certa consistenza per queste finalità. L'obiettivo è quello di installare delle telecamere multi-ottica nell'area di maggior transito, ovvero quella di passaggio dei ragazzi. Questo progetto vale per la nuova costruzione della scuola media: in tal modo, il progetto ci consente di individuare un unico ingresso e un'unica uscita, e, di conseguenza, utilizzare queste telecamere nel modo più efficace ed efficiente possibile. Accanto a ciò, proponiamo attività di formazione e di informazione sia nelle scuole, con la nostra polizia locale, sia con soggetti esterni che possono portare avanti queste progettualità. L'obiettivo è, quindi, duplice: sia insegnare ed educare alla legalità, al rispetto delle regole e della convivenza sia rendere le figure della polizia locale sempre più vicine ai cittadini e, in questo caso, più vicine ai ragazzi. Vorremmo che siano un punto di riferimento per loro».
La prima cittadina di Fiume Veneto prosegue: «L'attività di formazione e di informazione sarà presente anche nell'area del centro commerciale Emisfero, che per noi è un luogo di attrazione molto importante.

Da ultimo, partirà a breve anche un corso di difesa personale per ragazzi e ragazze, e non esclusivamente destinato alle donne, in quanto l'obiettivo è quello di instaurare quegli automatismi necessari alla difesa personale».


CONTROLLI
A seguire le parole di Canton ci sono quelle di Scarabello, sindaco di Maniago: «Le direttrici per questo contributo sono molteplici: anche noi abbiamo previsto l'installazione di telecamere multi ottica che verranno collegate alla centrale operativa della nostra polizia locale. Al contempo, si predisporrà una serie di attività di controllo degli istituti scolastici superiori. Noi, però, abbiamo anche un importante snodo nella zona della stazione, dove rileviamo ci sia la possibilità di compiere queste attività non certo gradite. Ovviamente, ci sarà un'attività di formazione ed informazione per avvicinare i giovani in diversi modi a questa tematica, per far capir loro che lo spaccio e l'utilizzo di stupefacenti non sono certamente la strada migliore da percorrere».
A detta dei due sindaci coinvolti in questa iniziativa, inoltre, l'attività dello spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti è sempre più diffusa anche tra i ragazzini della scuola media, che, o per mancanza di informazione o per qualsiasi altro motivo, sono sempre più coinvolti in attività illegali che, per altro, nuocciono alla loro salute.

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